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Cronaca

Pessinetto, furto di carte Pokémon: arrestati due ventiseienni

I due erano entrati in una tabaccheria di via Roma a Pessinetto, lungo la strada provinciale 1, con l’intento di sottrarre merce di valore

Pessinetto, furto di carte Pokémon

Carte

Nel pomeriggio di venerdì 5 settembre 2025, i carabinieri della compagnia di Venaria Reale hanno arrestato due ragazzi di 26 anni con l’accusa di furto aggravato in concorso. I due, residenti rispettivamente a Ivrea e Brandizzo, erano entrati in una tabaccheria di via Roma a Pessinetto, lungo la strada provinciale 1, con l’intento di sottrarre merce di valore.

Secondo la ricostruzione, la coppia ha attirato l’attenzione del titolare chiedendo diversi pacchetti di sigarette. Nel frattempo, uno dei due ha approfittato della distrazione per riempire uno zaino con bustine di carte da gioco collezionabili Pokémon, molto richieste sul mercato e dal valore commerciale stimato in circa 700 euro.

Il commerciante, insospettito dall’atteggiamento dei clienti, si è accorto del furto e ha cercato di fermarli. Dopo un breve tentativo di chiarimento, i due sono saliti a bordo della loro auto e si sono allontanati. Il titolare è riuscito però a prendere nota del numero di targa, comunicandolo immediatamente ai carabinieri.

Le pattuglie si sono attivate in tempi rapidi, rintracciando poco dopo il veicolo con a bordo i sospetti. Durante il controllo, nello zaino dei giovani sono state trovate le bustine di carte appena sottratte, ancora sigillate. Per entrambi è scattato l’arresto in flagranza di reato.

Le carte da collezione, in particolare quelle dei Pokémon, rappresentano un settore in forte espansione, con un mercato che coinvolge non solo i più giovani ma anche appassionati adulti e collezionisti. I prezzi delle bustine e delle singole carte rare possono raggiungere cifre considerevoli, diventando talvolta oggetto di furti mirati. Non è infatti il primo episodio di questo genere registrato in Piemonte: negli ultimi mesi diverse tabaccherie e negozi di giochi hanno segnalato sottrazioni di prodotti analoghi.

I due arrestati, già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, sono stati trasferiti nelle camere di sicurezza in attesa della convalida da parte dell’autorità giudiziaria. La refurtiva è stata riconsegnata al legittimo proprietario.

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