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SoccorriAttori arriva in Canavese, dove gli studenti diventano protagonisti della cardioprotezione

Dal World Heart Day parte un progetto che porta defibrillatori e formazione nelle scuole: non teoria, ma pratica di cittadinanza attiva

SoccorriAttori arriva in Canavese, dove gli studenti diventano protagonisti della cardioprotezione

Non più spettatori di un’ora di educazione civica, ma attori veri. Con questo spirito nasce “SoccorriAttori”, progetto presentato nel World Heart Day 2025 per trasformare gli studenti in protagonisti del primo soccorso e della cardioprotezione.

La legge 116 del 2021 ha reso obbligatoria la presenza dei defibrillatori nelle scuole, ma le norme senza formazione rischiano di restare vuote. SoccorriAttori colma questo vuoto con lezioni pratiche, simulazioni e addestramento reale, perché i ragazzi possano davvero intervenire in caso di emergenza.

Dopo il debutto nell’anno scolastico 2024/25 negli istituti comprensivi di Verolengo, Rondissone, Montanaro e Foglizzo, nel 2025/26 il testimone passa al Centro di Formazione Professionale Salesiani Don Bosco di San Benigno, prima scuola professionale coinvolta. Una scelta che ribadisce come la sicurezza sia responsabilità collettiva, non un privilegio di pochi.

Il progetto è guidato da Manuela Livoni, istruttrice BLSD di Chivasso e fondatrice dell’Associazione di Promozione Sociale “SoccorriAttori”, insieme ad Alessandro Ferrando, formatore e ideatore della Masterfire Academy di Cogoleto. Una rete che unisce scuole, associazioni sportive, Croce Rossa e aziende locali.

Il valore della formazione è concreto: nel 2021 una studentessa di Settimo Torinese, dopo una lezione di primo soccorso, salvò la vita al padre colpito da arresto cardiaco. Ecco perché SoccorriAttori punta sull’effetto moltiplicatore: studenti che diventano messaggeri di cultura civica, portando a casa e tra gli amici competenze vitali.

Autofinanziato tramite donazioni di cittadini e imprese, senza sponsor di facciata, il progetto offre defibrillatori e formazione dove ancora mancano. Un’iniziativa etica, ma anche politica nel senso più alto: costruire comunità consapevoli e cittadini pronti ad agire.

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