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LA STORIA
18 Ottobre 2025 - 09:10
La truffatrice ripresa dalle telecamere
La voce del nipote riprodotta, molto probabilmente, con l’intelligenza artificiale. Una notizia terribile, comunicata a un’anziana 79enne: «Nonna, mamma dev’essere operata per un tumore al seno a Candiolo». E poi la richiesta, sempre del fantomatico nipote, alla vittima: «Nonna, prendi tutti i soldi che hai in casa e mettili in un sacchetto di plastica». E una pensionata residente a San Mauro così ha fatto, consegnando a una finta “segretaria del primario ” denaro contante per 13.800 euro più una quantità di gioielli stimata in 46mila euro tra collane, catenine e anelli.
Ma tutta la vicenda era, ovviamente, una truffa. Perché la figlia dell’anziana non doveva essere affatto operata al seno a Candiolo, la voce al telefono non era quella del nipote e, soprattutto, la donna che è venuta a prendere soldi e gioielli fuori dalla casa della pensionata non era la segretaria del primario, bensì una truffatrice a tutti gli effetti. La nonnina, dopo l’accaduto, è andata a sporgere denuncia presso i carabinieri della stazione di San Mauro. Che ora sono a caccia della malvivente: una donna che in testa indossava un berretto e sul volto aveva occhiali e mascherina chirurgica. E che dopo essere entrata in possesso di denaro e preziosi si è allontanata a bordo di un taxi bianco.
L’anziana, ancora sotto shock, racconta il raggiro: «Ero appena rientrata, quando è arrivata una chiamata al telefono fisso. Ha risposto mio marito e, dall’altra parte del telefono, c’era una persona che aveva la voce identica a quella di mio nipote». Ma appunto non era il nipote, bensì una voce riprodotta artificialmente, forse con l’intelligenza artificiale. Alla vittima è stata comunicata la notizia che la figlia aveva appena fatto la risonanza magnetica all’ospedale di Candiolo e il risultato dell’esame evidenziava la presenza di un cancro al seno. «Quella persona ha detto a mio marito che mia figlia doveva essere immediatamente sottoposta a un intervento chirurgico e che aveva già versato una cifra di 27mila euro tramite bonifico bancario». Cifra che però era solamente un “acconto” per l’operazione salvavita. «Ma che sarebbe arrivata - prosegue la pensionata - solo qualche giorno dopo. Per cui dovevo dare altri soldi subito, che poi mi sarebbero stati ridati».
Insomma la truffa si era messa in moto e, per convincere ancora di più la vittima di quanto la vicenda fosse vera, in sottofondo si udiva la voce, anch’essa finta, della figlia che piangeva. Il tutto, mentre alla vittima veniva chiesto di non staccarsi mai dal telefono. La 79enne ha acconsentito a tutte le richieste. «In casa avevo dei soldi - racconta - e ho preso tutto quello che ho trovato. Ma non bastava, così ho racimolato i gioielli. Orologi, anelli con brillanti, catenine, medaglie. Ho messo tutto in due distinti sacchetti e li ho dati alla signora che si è presentata, fuori casa, come segretaria del primario». Che alla vittima ha risposto: «Appena arriva il bonifico, le ridiamo tutto», per poi scappare in taxi. I carabinieri sono sulle sue tracce e decisive potrebbero essere le immagini della video-sorveglianza. La vittima è distrutta: «Non mi è rimasto quasi più niente».
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