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Ecco la nuova sede della polizia locale di Moncalieri: «Si realizza un sogno lungo 15 anni»

Taglio del nastro per la caserma realizzata in strada Revigliasco, intitolata a Fabio Rinaldi

Ecco la nuova sede della polizia locale di Moncalieri: «Si realizza un sogno lungo 15 anni»

Ecco la nuova sede della polizia locale di Moncalieri: «Si realizza un sogno lungo 15 anni»

Taglio del nastro per la nuova caserma della polizia locale di Moncalieri di strada Revigliasco 5 bis. La cerimonia di questa mattina è stata anche l’occasione per intitolare la nuova “casa” dei vigili della città a Fabio Rinaldi, agente moncalierese dal 2008 fino al 2014 quando si è arreso a una lunga malattia a soli 40 anni di età. 

Un momento atteso molti anni, come sottolineato dal sindaco Paolo Montagna che ha ripercorso la storia dell’opera, così travagliata che era ormai diventato «un sogno che sembrava impossibile». Un’opera di cui la città aveva bisogno da moltissimo tempo, tanto che «già nel 2010 quando ero un giovane vicesindaco, assistevo a un annoso dibattito. Da una parte la polizia locale, che da tempo segnalava l’urgenza di una sede adeguata per lo svolgimento del proprio compito a servizio della cittadinanza; dall’altra l’Amministrazione e il consiglio comunale, che annunciavano impegni e soluzioni». Il passaggio dalle parole e dai progetti alle ruspe è però sempre lungo. E mentre si attendeva una decisione, la sicurezza non poteva aspettare: era stato lo Spresal a ordinare al Comune di chiudere alcuni spazi del palazzo occupati dai vigili ma talmente compromessi da essere ritenuti inagibili. «Di lì a poco - ha ricordato Montagna - l’acquisto di un prefabbricato posizionato a Santa Maria: il Corpo veniva così diviso in due, acuendo ancora di più le difficoltà organizzative e logistiche dei nostri agenti. E intanto la politica continuava a non decidere: non solo sul luogo dove realizzare la nuova infrastruttura, ma soprattutto sul progetto e sui soldi necessari per realizzarlo. Solo parole e promesse disattese».

Nel 2015, Montagna diventa sindaco e tiene per sé la delega alla polizia locale, non a caso: «Presi un impegno: fare, finalmente, ciò che fino a lì non era stato fatto. In sintesi, una nuova casa, più agenti, più mezzi, più attrezzature». Il percorso però è stato ancora lungo: prima l’individuazione dell’ex asilo nido Palloncino Blu, struttura dismessa da tempo ai piedi di strada Revigliasco, come sede ideale. Poi il progetto e il reperimento dei fondi. Infine, il tanto atteso via ai lavori. Ma a complicare ulteriormente la vicenda ecco arrivare due fattori imprevedibili: prima il Covid, poi la guerra in Ucraina. «Si fermano le ruspe e rischiano di non riaccendersi per il caro materiali che aumenta il costo dell’intervento. Scegliamo di non fermarci e di integrare le risorse che servivano». Si continua, così, con i lavori del secondo e del terzo lotto, che oggi hanno portato al taglio del nastro. «Intanto - rivendica il sindaco - da 28 agenti del primo giorno siamo a 51; dalle auto vecchie e malandate a un parco mezzi di vetture e moto all’avanguardia. E anche l’arrivo di Owen, il nostro agente a quattro zampe che supporta le operazioni di sicurezza più importanti sul territorio. Ecco, per questo oggi sono felice. Perché questa non è solo l’inaugurazione di una grande opera, ma di un sogno diventato impegno che si realizza».

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