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val di susa
24 Ottobre 2025 - 16:27
Vialattea, fine dell’era Brasso. E ora si punta tutto sulle Olimpiadi del 2030
Un passaggio di consegne con l’annuncio dei prossimi investimenti e un obiettivo ben chiaro all’orizzonte: salire sul treno delle Olimpiadi francesi del 2030, un’occasione di attrarre fondi e turisti per il territorio piemontese che dal prossimo anno dovrà fare i conti con la concorrenza ancora più agguerrita delle montagne lombarde e venete che saranno “reduci” dalle imminenti Olimpiadi 2026.

Vialattea e Colomion hanno presentato oggi la prossima stagione invernale dei due comprensori delle montagne valsusine, ormai uniti sotto il marchio di Icon. L’occasione anche per presentare l’erede di Giovanni Brasso, che lascia la guida di Vialattea dopo 20 anni: il timone passa a Massimo Feira, commercialista torinese, ex presidente di FinPiemonte, membro del consiglio di amministrazione di Egea Holding del gruppo Iren. Brasso lascia un’azienda in salute (fatturato netto superiore ai 35 milioni di euro) che dovrà fare i conti con una sfida ben precisa nel prossimo futuro: «Non solo noi ma tutto il sistema neve deve adeguarsi ai cambiamenti climatici - ha indicato - anche in Italia, come già si fa all’estero, occorre rivedere i calendari scolastici e la programmazione delle vacanze per favorire il turismo invernale, che da anni ormai vede le nevicate maggiori a febbraio e a marzo e non a dicembre o a gennaio». Nell’attesa che le Istituzioni prendano atto dei mutamenti climatici, Vialattea ha compiuto un passo in avanti per l’innevamento artificiale: «La Sestrieres spa - hanno annunciato Brasso e l’amministratrice delegata di Icon, Luisella Bourlot - si è aggiudicata la concessione fino al 2040 per l’innevamento programmato delle aree di Sauze d’Oulx, Cesana e Claviere» operazione che mette fine alle polemiche degli scorsi anni e che permette alla società di programmare anche in queste aree i lavori che sono invece in fase di conclusione al Sestriere, con l’installazione di impianti di innevamento più moderni ed efficienti, in grado di lavorare a temperature maggiori e con migliore rendimento. «Un investimento da 12,5 milioni di euro - ha spiegato Bourlot - con lavori che prenderanno il via già la prossima estate». Nicola Bosticco, presidente di Colomion, ha invece annunciato il completamento del “Bardo Race Stadium” nuova pista di allenamento a Bardonecchia per gli Sci club che permetterà di avere più spazi anche agli sciatori non associati.
L’occasione è stata buona anche per annunciare l’avvio della vendita degli stagionali (confermata l’abbinata con Bardonecchia) per la stagione che si aprirà il 6 dicembre. Prezzi invariati (900 euro fino al 10 novembre, poi 1.250 euro con varie agevolazioni in base ed età e zone). Aumenta invece il giornaliero, che passa a 58,50 euro. 2,50 euro in più rispetto allo scorso anno ma addirittura 14,50 euro in più rispetto a soli 3 anni fa (+33%): «Il costo resta però minore rispetto a quella della concorrenza - ricorda Feira - Purtroppo anche per noi pesa l’aumento dei costi ma la neve programmata garantisce ai turisti la certezza di poter sciare». E se anche il presidente della Regione, Alberto Cirio, ricorda che il «turismo pesa per più del 10% sul Pil del Piemonte» e per questo «occorre arrivare pronti all’appuntamento delle Olimpiadi del 2030 che si disputeranno anche a Monginevro e che vedranno il Piemonte protagonista (l’Oval è in lizza per ospitare le gare di pattinaggio di velocità ndr)» in Valle ci si prepara anche con la creazione di Turin Alps, il nuovo consorzio turistico che raggruppa quelli di Bardonecchia, Sestriere, Sauze d’Oulx e Incoming Experience e la cui guida è stata affidata a Giorgio Montabone.
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