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il retroscena
02 Novembre 2025 - 09:45
Ricerche di armi in Svizzera e Cina. Siti cinesi dove cercava di comprare dei silenziatori per le sue pistole. Un’attività di appassionato d’armi piuttosto intensa, visto che al poligono si recava cinque volte l’anno, anche con la moglie (che è estranea ai fatti). Questa l’identikit di Gualtiero Franchino, il “commesso pistolero” di 63 anni fermato pochi giorni fa dai carabinieri e ora in carcere perché ritenuto responsabile dell’omicidio, a Venaria, di Marcin Wojciechowski, il senzatetto polacco ammazzato con sei colpi di pistola il 19 gennaio 2024. Delitto che il 63enne ha sempre tenuto dentro di sé, non facendone parola a nessuno.

«Quando diventa buio presto e devo portare il cane in quella zona, mi porto la pistola in tasca. Lì ci sono sempre cani slegati, la pistola era un deterrente, ma non avrei mai sparato ai cani». Così parlava Gualtiero Franchino ai carabinieri, interrogato. Comportamento un po’ “insolito”, quello di un uomo di professione commesso in un negozio di Torino, che fino al delitto di Marcin Wojciechowski era incensurato e trascorreva la sua vita insieme alla moglie. E invece, quell’uomo all’apparenza insospettabile era l’assassino del 43enne clochard, un omone grande e grosso che si era fatto un rifugio di fortuna costruendosi una capanna vicino allo Stura, in un’area boschiva che costeggia la ferrovia Torino-Ceres.
Un delitto per il quale Gualtiero Franchino non si è mai costituito. «Mi sono tenuto tutto dentro», ha ammesso. Alla fine, però, le indagini l’hanno incastrato, con la sua Fiat Qubo “pizzicata” mentre viaggiava dal centro di Venaria al luogo dell’omicidio alle 17.17, per poi tornare verso il centro, da via Cavallo, alle 17.48. Alle 17.31, i colpi d’arma da fuoco che hanno ucciso Wojciechowski. Ma ad incastrare il 63enne sono state anche le ricerche sul web riguardo all’acquisto di armi e parti di esse. “Sostituire canna 4 pollici con 8 pollici Colt Python 357”, “sostituire canna Colt Python 357”, “visore notturno”, “silenziatori Svizzera”, “dove posso comprare un silenziatore”. Queste alcune ricerche online. E la Colt Python è stata l’arma usata per ammazzare il clochard. Ma i carabinieri, a casa del fermato, hanno sequestrato pure un taser. «L’ho comprato per difendermi dai cinghiali», aveva detto Gualtiero Franchino. Aggiungendo ancora: «Dopo quel fatto, non ho più usato la Colt Python, mi faceva ribrezzo».
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