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val di susa

I No Tav occupano la casa espropriata a una 88enne per costruire la Torino-Lione

L'edificio trasformato nel nuovo presidio del movimento No Tav. Qui terminerà la marcia dell'8 dicembre

I No Tav occupano la casa espropriata a una 88enne per costruire la Torino-Lione

I No Tav occupano la casa espropriata a una 88enne per costruire la Torino-Lione

Telt ha espropriato la casa per consentire i lavori di realizzazione della Torino-Lione e i No Tav l’hanno occupata abusivamente, trasformandola in un nuovo presidio e nella “base” della manifestazione in calendario per lunedì 8 dicembre.

La foto di Ines Riosecht in Zuccotti, 88 anni, in lacrime mentre viene portata via dall’edificio di San Giuliano di Susa in cui la sua famiglia ha vissuto dal 1951, pochi giorni fa era diventata velocemente virale. La casa comprata dai suoi suoceri e poi ereditata dal marito, in cui la coppia aveva cresciuto tre figli, sorge proprio dove tra qualche anno transiteranno i treni. L’esproprio era stato un atto doloroso ma inevitabile. Adesso però, c’è stato un nuovo colpo di scena: «Casa Zuccotti - è l’annuncio del movimento No Tav -, dopo essere stata espropriata da Telt, torna a nuova vita». «Il presidio è un modo per riprenderci spazio e dignità. È dire con chiarezza che qui nessuno sarà lasciato solo, che non accetteremo l’ennesima violenza su un territorio che da decenni porta sulle spalle il peso di decisioni imposte. È il gesto concreto di una comunità che si rialza e si difende insieme». Tutta la vicenda è ovviamente monitorata dalle forze dell’ordine e dalla Digos in particolare, anche perché se i No Tav non andranno via volontariamente, si renderà obbligatorio un nuovo sgombero. Tra chi ha occupato abusivamente l’edificio ci sarebbero anche antagonisti e frequentatori del centro sociale Askatasuna, già al centro dell’attenzione in questi giorni per l’assalto alla redazione de La Stampa a Torino. «Invitiamo tutti e tutte a passare, a portare presenza, idee, cibo caldo, legna da ardere, musica, parole - è l’appello che arriva sui social dagli occupanti -. A far vivere questo luogo ogni giorno, perché un territorio che resiste insieme è più forte di qualsiasi grande opera imposta». L’ex abitazione di Ines Zuccotti sarà il punto di arrivo, lunedì, della marcia dell’8 dicembre che partirà da Venaus.

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