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L'iniziativa

LiberArti al 4 Stage: un rito laico della libertà tra pittura, parola e suono

Sabato 27 dicembre a San Germano Chisone la performance di Maurizio D’Andrea con Marco Gobetti tra arti visive, teatro e musica

LiberArti al 4 Stage: un rito laico della libertà tra pittura, parola e suono

Un teatro come una camera d’ascolto, la scena come uno spazio mentale. Sabato 27 dicembre, alle 21, il teatro 4 Stage di San Germano Chisone (Torino) ospita LiberArti, progetto ideato da Maurizio D’Andrea, artista albese d’adozione. Non uno spettacolo in senso tradizionale, ma un’esperienza performativa che interroga il concetto di libertà intrecciando pittura, teatro e musica.

LiberArti nasce ad Alba come percorso di ricerca e approda ora in Val Chisone con l’intento di chiamare il pubblico a un "ascolto interiore", lontano da ogni fruizione passiva. La "pittura introversica" di D’Andrea si fa matrice di un campo simbolico unitario, dove la parola e il suono non accompagnano l’immagine: la attraversano, la contraddicono, la rivelano.

La struttura è aperta, più partitura che copione. L’obiettivo è spostare l’attenzione dall’azione al senso, invitando a misurarsi con ciò che sfugge alla mera rappresentazione.

A guidare il filo testuale è Marco Gobetti, drammaturgo, attore e regista, fondatore del teatro Stabile di Strada e della compagnia Lo stagno di Goethe. 

In parallelo alla performance, D’Andrea sviluppa le Osservazioni civiche introversiche (Oci), nate dalla pittura introversica radicale elaborata da lui stesso. L’introspezione si fa strumento di lettura critica del presente, trasformando la parola in gesto drammaturgico e civile: non narrativa, non poesia, non saggio e non teatro canonico, ma dispositivo simbolico capace di toccare l’inconscio della società.

Nel percorso hanno un ruolo chiave attori professionisti come Giulio Prosperi, Paolo Giangrasso, Alessio Negro e lo stesso Gobetti.

La dimensione sonora non è colonna, è campo d’azione. Le collaborazioni con il musicista Gigi Rivetti e con la cantante Silvia Tancredi ampliano lo spettro espressivo, aprendo varchi tra ritmo, timbro e colore.


D’Andrea sta lavorando a una nuova Osservazione civica introversica, "Tacque", insieme all’attore internazionale Alessio Negro: un’indagine sulle forme del monologo scenico, fluide e multi-strutturate. Una drammaturgia che non rappresenta, ma rivela.

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