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L'iniziativa

Moncalieri abbraccia i suoi donatori: la città premia i volontari Avis

Un riconoscimento pubblico ai volontari Avis per celebrare la donazione di sangue come gesto quotidiano di solidarietà e cura della comunità

Moncalieri abbraccia i suoi donatori: la città premia i volontari Avis

Sabato 27 dicembre 2025, la sala del Consiglio comunale di Moncalieri era gremita di persone, accomunate da storie diverse. L’amministrazione ha scelto di dire grazie ai volontari dell’Avis cittadina con un riconoscimento pubblico, consegnato dal sindaco Paolo Montagna e dall’assessora alle persone Silvia Di Crescenzo. Un gesto semplice, ma dal forte valore simbolico, a sottolineare che la donazione di sangue è un atto che ogni giorno, spesso in silenzio, contribuisce a salvare vite. “Donare è il più grande atto d’amore” è stato ricordato nel corso dell’incontro, riaffermando l’idea che la solidarietà non è uno slogan ma una pratica concreta.

Il sindaco ha dichiarato: “Avis Moncalieri è fatta di volontarie e volontari che scelgono ogni giorno di donare una parte di sé senza chiedere nulla in cambio. Ci siamo ritrovati per ringraziare chi fa della solidarietà una scelta naturale, ma per questo ancora più straordinaria.”

Nel corso della cerimonia sono emerse storie diverse, unite dallo stesso filo: chi si avvicina alla donazione dopo un incontro a scuola, chi ha iniziato per un familiare, chi porta avanti l’impegno da decenni. A ciascuno è stato dedicato un momento di riconoscimento, con parole e strette di mano che hanno restituito il senso di una comunità attenta e coesa.

Montagna ha, poi, aggiunto: “La targa consegnata oggi non è un atto formale, ma un abbraccio simbolico. Avis non è fatta solo di numeri, ma rappresenta una comunità che sa prendersi cura delle persone più fragili. Grazie ai donatori, Moncalieri ogni giorno sceglie di essere una città migliore.”

Tra i volontari, spicca la storia di Piercarlo: ha iniziato a donare a 28 anni e, col tempo, ha superato il traguardo delle 150 donazioni. Una costanza silenziosa che vale più di qualunque slogan e che racconta, da sola, cosa significa tenere insieme fiducia, salute e altruismo. La sua è una testimonianza che incoraggia senza retorica: la solidarietà è un’abitudine possibile.

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