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L'autoporto di Susa trasloca a San Didero: 25 posti di lavoro a rischio

Il Comune ha chiesto la convocazione di un tavolo con ministero, Sitaf e Telt: il trasferimento legato ai lavori per la Torino-Lione

L'autoporto di Susa trasloca a San Didero: 25 posti di lavoro a rischio

L'autoporto di Susa trasloca a San Didero: 25 posti di lavoro a rischio

Susa alza la voce sulla partita dell’autoporto. Con una richiesta formale inviata a ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Sitaf e Telt, il sindaco e la giunta della città in provincia di Torino sollecitano garanzie immediate per i 25 lavoratori oggi impiegati nella struttura, alla luce del trasferimento delle attività a San Didero legato all’avvio dei cantieri della nuova Torino‑Lione.


Nel documento, l’amministrazione evidenzia due priorità: salvaguardare i livelli occupazionali e presidiare le criticità territoriali connesse al riassetto logistico. Sotto la lente finiscono la continuità dei contratti, il mantenimento delle retribuzioni e la valorizzazione delle competenze maturate negli anni dagli addetti, tutti residenti a Susa e nei comuni vicini. Il punto più sensibile infatti è la sorte dei 25 lavoratori a rischio. Il Comune chiede impegni scritti e verificabili: continuità occupazionale, nessuna penalizzazione economica, percorsi di riqualificazione dove necessario. La preoccupazione è che il trasloco a San Didero si traduca in un taglio di organico o in condizioni peggiorative per i dipendenti.

Da qui la proposta di un tavolo urgente con governo, prefettura, regione Piemonte, Città metropolitana di Torino, Sitaf, Telt, enti locali, sindacati e parti sociali, con l’obiettivo di soluzioni condivise e vincolanti. L’amministrazione insiste perché la cornice di garanzie sia definita prima che il trasferimento diventi operativo.

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