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L’Italia trema per contagi e ricoveri, ma il Piemonte per ora è al sicuro

Coronavirus

Coronavirus (foto Depositphotos)

L’Italia trema davanti alla crescita di contagi, ormai, senza soluzione di continuità da qualche giorno. Il Piemonte resiste, nonostante abbia superato la quota dei 5mila isolamenti domiciliari. Oggi il ministero della Salute dovrebbe confermare la zona bianca, pur con nuovi casi e focolai in crescita. L’indice di contagio passa da 1.10 a 1.11 e la percentuale di positività dei tamponi si conferma all’1%. L’incidenza, invece, arriva a 58,93 casi ogni 100mila abitanti: una percentuale che potrebbe allarmare, se non fosse che l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva resta al 3,7% e al 4,2% quello nei reparti di medicina. Nel resto del Paese, invece, la media giornaliera delle infezioni raddoppia ogni ventiquattro ore. Ieri altri 8.569 casi, mercoledì erano 7.891, con un indice di contagio arrivato a 1.4. In aumento, come ricoveri e decessi: 67 giovedì contro 60. La Fondazione Gimbe ha constatato che, nell’arco della settimana passata, l’impennata è stata del 37,7% nell’ultima solo per le infezioni, mentre i ricoveri sono saliti del 14,8% nei reparti di medicina e del 9,4% in rianimazione. Gli attualmente positivi superano quota 100mila. «Per la terza settimana consecutiva - commenta il presidente Nino Cartabellotta - si conferma un incremento dei nuovi casi settimanali e una media giornaliera più che raddoppiata in meno di un mese: da 2.456 che erano il 15 ottobre sono diventati 5.870 il 9 novembre». E nel frattempo crollano le vaccinazioni, sempre secondo l’analisi della Fondazione: -75% in tre settimane sulle prime dosi di vaccino anti Covid e ancora 2,7 milioni utracinquantenni da vaccinare. E mentre anche le terze inoculazioni non decollano, le forniture di “munizioni” dal generale Figliuolo sembra rimanere al palo. Nell’ultimo rapporto del Gimbe, infatti, dopo aver sfiorato quota 440mila nella settimana tra l’11e il 17 ottobre, i nuovi vaccinati non vadano oltre 108.497 nella prima settimana di novembre e di questi il 72,2% sono persone in età lavorativa. Sulle scorte, invece, al 10 novembre, risultano consegnate 99.901.969 dosi, con una riduzione di fiale Pfizer e Moderna per la quarta settimana consecutiva. Il tasso nazionale di copertura vaccinale per il “booster” è del 40% con nette differenze tra Regioni dal 2,3% della Valle D’Aosta al 100% del Piemonte. «L’accelerazione sulle terze dosi è una strategia fondamentale per contenere la quarta ondata - conclude Cartabellotta -. Iniziano a preoccupare, però, le mancate consegne di vaccini: da un mese siamo senza informazioni ufficiali sule forniture.

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