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20 Novembre 2021 - 07:38
La Regione proroga i contratti a dicembre 2022 per 3.600 camici bianchi (su 5.700) per contrastare l’emergenza Covid alle porte. E presto dovrebbe arrivare a Torino anche la pillola rossa che consentirà ai malati Covid di curarsi comodamente da casa propria.
Ieri mattina la giunta regionale ha autorizzano la proroga al 31 dicembre 2022 dei contratti a tempo determinato stipulati con infermieri, operatori socio sanitari, amministrativi e tecnici sanitari per l'emergenza Covid-19. Viene quindi attivato un percorso formativo regionale per consentire a medici abilitati, ma privi di specializzazione, di svolgere l'attività nell'ambito dei servizi dea/pronto soccorso. «Affrontiamo il problema nazionale della grave carenza di organico nei pronto soccorso - afferma Icardi - mettendo in campo provvedimenti straordinari e urgenti che agiscono anche sul fronte dell'emergenza pandemica, all'origine delle maggiori criticità degli ultimi due anni. Il tutto in attesa degli interventi legislativi del governo nazionale».
Nel frattempo il generale Figliuolo ha avuto mandato dal ministero della Salute di acquisire un quantitativo pari a 50mila cicli di trattamento di pillole antivirali per Covid. Per le quali verranno presto stipulati i contratti al fine di consentirne l’effettiva disponibilità non appena le aziende saranno in grado di fornirli. Dall’Aifa fanno sapere che «la pillola anti-Covid sarà disponibile nelle settimane successive al Natale, ma potrebbero arrivare anche prima».
Molto fiducioso è il professor Di Perri: «In questo modo si eviterà di perdere tempo a fare tamponi e a chiamare il medico di base» ha spiegato l’infettivologo ieri mattina alla tavola rotonda organizzata da Tennis and Friends all’ospedale Valdese. Di Perri ha inoltre sottolineato l’importanza della cura con i monoclonali «che riducono i ricoveri dal 50% all’80%» ma su cui «si sta tergiversando».
Il direttore dell’Amedeo di Savoia ha poi sottolineato la necessità di «vaccinare al più presto i bambini dai 5 ai 12 anni. Su cui il vaccino ha una durata superiore. Non vedo l’ora - ha aggiunto - di poter vaccinare i miei tre figli di 10, 8 e 6 anni». Quanto alla terza dose, Di Perri ha previsto una copertura potenzialmente maggiore delle precedenti: «Bisogna copiare Israele e incrementare lo sforzo per la terza dose che potrebbe durare di più perché il corpo è già pronto, quindi di conseguenza anche il Green Pass potrebbe avere una durata maggiore».
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