Dati sottostimati, specie riguardo alla circolazione del virus nella sua sottovariante XE di Omicron 1 e Omicron 2 che colpisce soprattutto gli adolescenti e gli over 70. L’allarme è di due giorni fa ed è stato lanciato da virologi autorevoli. Sottostimati perché gran parte delle positività elude i protocolli delle piattaforme sanitarie. In Piemonte, ad esempio, «l’utilizzo dei tamponi “fai da te” - spiegano in Regione - è particolarmente frequente e ad essi si ricorre alla prima sintomatologia. Poi ci si chiude in casa e ci si affida al molecolare o al rapido, eseguito in farmacia, solo a fine malattia». Pertanto ai 35 mila tamponi somministrati due giorni fa e che hanno individuato più di 5mila nuovi positivi, se ne dovrebbero aggiungere almeno altri 15/20mila “fai da te” non contabilizzati. Tamponi che oggi hanno raggiunto un buon grado di affidabilità. Attualmente in tutta la regione i positivi accertati sono oltre 60mila e 1 milione e 200mila in tutta Italia, numeri molto alti che potrebbero indurre il governo a rimandare alcune procedure di allentamento delle restrizioni per Covid. Ieri Walter Ricciardi, direttore scientifico degli Istituti Clinico Maugeri e consulente del ministro Roberto Speranza, ha dichiarato: «Dire togliamo mascherine, togliamo il green pass, la pandemia è finita, porterà a una sottovalutazione del rischio che ci disilluderà. Meglio essere prudenti ora, per arrivare preparati in autunno». Alle sue parole ha fatto eco lo stesso ministro: «Alcune valutazioni vanno ancora misurate, ad esempio quella sulle mascherine al chiuso, che in questo momento sono obbligatorie. Secondo me, sono e restano un presidio molto, molto importante», ha detto Speranza, facendo intendere che l’obbligo potrebbe proseguire anche nel mese di maggio e fino all’estate e la decisione potrebbe essere presa oggi. Infine, per ciò che riguarda il Piemonte c’è da registrare che nella giornata di ieri, dopo i 35 mila tamponi effettuati il giorno precedente, si è registrata una netta diminuzione di test, poco più di 20mila con 2.720 positività accertate. Da quel che si è appreso, tale diminuzione è in gran parte da imputare proprio alla scelta del cittadino di optare (per il primo tampone) al “fai da te” che oggi ha un costo che si aggira intorno ai tre euro, contro gli 8 o i 10 che si spendono in farmacia. Il rischio è quello, però, di trovarsi di fronte a dati “drogati” che non offrono un quadro chiaro della situazione epidemiologica. Sempre ieri, tre sono state le persone decedute, mentre i ricoveri nelle terapie intensive e nei reparti Covid degli ospedali sono rimasti pressoché invariati. Infine in Piemonte ieri, sono stati effettuate oltre 20mila quarte dosi alle categorie autorizzate a livello nazionale.
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