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Domani l’addio al Green Pass. Mascherine: ecco cosa cambia

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A poche ore dalla vigilia dell’addio al Green Pass, ma non ancora alla mascherina dappertutto, l’ospedale da campo del Valentino entra in “stand by”. Trasformato lo scorso anno in centro vaccinale, dall’apertura sono passati diciassette mesi e, solo ieri, gli operai si sono rimessi all’opera per smontare le tende al Quinto padiglione di Torino Esposizioni. Comune e Prefettura, infatti, hanno richiesto di avere a disposizione gli spazi in vista delle operazioni connesse allo svolgimento dei referendum del 12 giugno. Per ripristinarlo, però, «basterebbero due settimane» assicurano dalla Regione.

RESTA LA MASCHERINA Da domani comincia il primo allentamento delle misure restrittive imposte dal governo ma le mascherine resteranno compagne inseparabili ancora per un mese e mezzo. Fino al 15 giugno, infatti, in molti luoghi al chiuso l’obbligo di utilizzare le Ffp2 resterà, come nel trasporto pubblico locale e a lunga percorrenza, per gli spettacoli aperti al pubblico, nei cinema, nei teatri, nei locali di intrattenimento e musica dal vivo e per tutti gli eventi e competizioni sportive che si svolgono al chiuso. Sarà così anche per lavoratori, utenti e visitatori di ospedali, strutture sanitarie, assistenziali e Rsa. Negli altri luoghi di lavoro, invece, questi dispositivi di protezione saranno solo raccomandati. Stessa cosa anche nei luoghi pubblici al chiuso come negozi o centri commerciali. Tra le raccomandazioni ai datori di lavoro, se ritenuto opportuno, quella di decidere autonomamente di mantenere in essere i protocolli vigenti che prevedono l’obbligo di protezione. La proroga era stata già prevista per le scuole fino a conclusione dell’anno scolastico.

ADDIO GREEN PASS Addio, invece, al Green Pass anche per i non vaccinati, con minime variabili. Per due giorni, infatti, il certificato resta in vigore solo in alcune attività come mense, concorsi pubblici, oltre ai trasporti a lunga percorrenza, dove sarà obbligatorio in “versione base” con tampone o vaccinazione e guarigione da Covid. Quello “rafforzato” e rilasciato solo a seguito di vaccinazione o guarigione, invece, nei centri benessere, nelle sale da gioco, ma anche per entrare in discoteca, partecipare a congressi ed eventi sportivi al chiuso, con le stesse modalità. Da domani anche i non vaccinati potranno tornare nei luoghi di lavoro dove non servirà neppure il tampone. Fa eccezione il personale medico e del comparto sanità, per cui vale l’obbligo di vaccinazione fino al 31 dicembre pena la sospensione dal lavoro e dallo stipendio. Fino al 15 giugno, invece, rimane l’obbligo di vaccinazione per gli ultracinquantenni, le forze dell’ordine e il comparto scuola. Anche ai visitatori delle Rsa continuerà ad essere richiesto il ciclo di vaccinazione primario più l’effettuazione di un tampone, oppure, la vaccinazione con tre dosi.

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