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Covid, il ritorno: 9mila casi e sei morti in un giorno

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Una «fiammata» di contagi. «Di cui non ci rendiamo nemmeno conto, perché da noi arriva chi non può fare a meno del tampone molecolare e molti, benché positivi, li vediamo poi tranquillamente andare a fare la spesa». Quella che è ormai la quinta ondata pandemica, dominata dalla nuova sottovariante generata da Omicron 5 capace di colpire e reinfettare immunizzati e vaccinati, viene descritta così da chi, giorno dopo giorno, smaltisce i tamponi molecolari in una delle tante farmacie a cui, ora, si presentano meno persone di quante si potrebbe immaginare di fronte ai quasi 9mila casi riscontrati in Piemonte nella sola giornata di ieri. Per la precisione 8.780 pari al 25,6% dei 34.917 tamponi diagnostici analizzati. Sei, invece, i decessi mentre negli ospedali sono 545 i ricoverati di cui 13 in terapia intensiva.

IL SECONDO “BOOSTER” Nei prossimi giorni cominceranno le vaccinazioni degli ultrasessantenni, domani le prenotazioni sul portale della Regione (www.ilpiemontetivaccina.it) che andranno a costruire una lista di “riserve” per gli eventuali posti che resteranno liberi dopo le prime chiamate della Regione. «Temiamo che molti potrebbero essere già in vacanza spiegano dal Dirmei e così chi vorrà potrà segnalare la propria presenza attraverso Internet» spiegano dal Dirmei. Saranno le Asl, infatti, a contattare direttamente gli aventi diritto che, comunque, potranno richiedere la quarta dose e riceverla entro dieci giorni. Circa 630mila i potenziali aderenti escludendo chi, ad oggi, non ha maturato il tempo per la nuova inoculazione, l’ha già ricevuta o è stato contagiato dal Covid negli ultimi sei mesi. «Il Piemonte oggi è la regione italiana con la percentuale più alta di quarte dosi già somministrate e siamo pronti a partire subito per rispondere con elasticità anche a questa nuova fase della campagna vaccinale, perché non ci siamo mai fermati» dichiarano il governatore Alberto Cirio insieme con l’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi. «Continueremo a gestire la quarta dose, come fatto con la terza - spiegano - inviando un sms agli aventi diritto, perché essendo a tutti gli effetti un richiamo è giusto che sia il sistema sanitario a convocare coloro che hanno già maturato i tempi in modo da garantire la massima copertura possibile. In questa prima fase, però, per rendere il sistema più efficace ed efficiente e venire incontro ai cittadini, dato che molti nel periodo di luglio e agosto saranno in vacanza e potrebbero non riuscire a rispettare l’appuntamento, attiveremo una specifica preadesione che consentirà di ricevere la somministrazione entro dieci giorni e in parallelo sarà possibile la prenotazione anche in farmacia oppure vaccinarsi dal proprio medico di famiglia».

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