Ieri è morta Gabriella Carsano, la donna che, con il marito Luigi Deambrosis, affrontò una lunga lotta per riavere la figlia avuta quando avevano 56 e 68 anni. La bimba, Viola, era stata tolta alla coppia dopo che un vicino accusò i coniugi di averla abbandonata in auto per alcuni minuti mentre depositavano i sacchetti della spesa in casa. Gabriella Carsano è stata stroncata da un mesotelioma, per il quale era in cura da tempo, aveva 68 anni e viveva con il marito a Mirabello Monferrato in provincia di Alessandria.
Nel 2010 la loro storia divenne nota in tutta Italia quando il tribunale dei Minori decise di dare in affidamento la bambina, che poi fu data in adozione a un’altra famiglia nel 2015. La coppia durante la lunga battaglia legale, ha sempre avuto il sostegno degli abitanti del loro comune di residenza. Tant’è che era stata organizzata anche una raccolta firme lanciata da Luigi Ferrando,sindacalista della Uil di Casale Monferrato.
«Molti anni fa, con l’allora sindaco Luca Gioanola, scegliemmo di raccogliere firme per chiedere la riapertura del processo - racconta oggi Ferrando contattato da diversi mezzi di comunicazione -. Ne avevamo raccolte migliaia e inviate a Roma. Vi fu poi la richiamata in appello, ma purtroppo non sortì alcun effetto. I genitori furono assolti dall’accusa di inadeguatezza genitoriale e abbandono, ma era passato diverso tempo così la bimba restò alla famiglia adottiva».
Per Gabriella Carsano e suo marito fu un colpo durissimo, «non voglio entrare nel merito dei pronunciamenti della legge - ha aggiunto il sindacalista -, ma questa donna ha sofferto un sopruso enorme, una mamma che si vede strappare una bimba ne soffre e ha sempre lottato, non si è mai rassegnata. Se i tempi della giustizia fossero stati più veloci probabilmente avrebbero potuto riavere la bimba. Cosa abbiamo fatto tutti per alleviare quel dolore?». Il dolore maggiore della donna, ricorda Ferrando, «era non sapere dove fosse la bambina e che forse non l’avrebbero mai più vista».
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La petizione fu inviata anche alla comunità europea, «ma l’allora presidente Sassoli era in malattia e non riuscimmo nell’intento. In seguito, Gabriella si trincerò nel dolore». L’aveva vista l’ultima volta tre mesi fa, «ma non sapevo della sua malattia, me ne ha parlato il marito». Ed è stato proprio il marito, Luigi Deambrosis, ad annunciare la scomparsa della moglie, aggiungendo alcune toccanti parole: «L’hanno fatta morire gli assistenti sociali. Gabriella se ne è andata con una feruta mai rimarginata nel suo cuore. La stessa ferita che mi fa soffrire: non aver più potuto rivedere la nostra bambina. Abbiamo lottato finché abbiamo potuto, fino in fondo. La nostra speranza è che possa avere una vita felice e serena». I funerali della donna avranno luogo a Mirabello Monferrato.
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