Bilanci Asl da “profondo rosso”: costi energetici per 227 milioni
09 Marzo 2023 - 08:06
Anche in Piemonte si riaccende l’allarme sui bilanci delle Asl. I conti hanno superato il livello di allerta, continuando a crescere a fronte di rincari da 100 milioni di euro per i costi energetici e di gestione delle strutture sanitarie pubbliche, senza contare i mancati rimborsi per l’emergenza Covid che pesano sulla Regione per circa 350 milioni di euro e l’attesa di un riparto nazionale che dovrebbe assegnare al Piemonte 9,6 miliardi di euro. Non un caso che, martedì scorso, gli assessori alla Sanità abbiano chiesto al Governo di sospendere le norme che prevedono il “piano di rientro” per chi chiuderà in rosso insieme alla possibilità di rimborsare a rate l’eventuale debito. A livello nazionale, infatti, il “buco” causato dai mancati stanziamenti sfiora 5 miliardi di euro. E lo scorso anno il Piemonte aveva chiuso il bilancio della sanità in pareggio solo grazie a risparmi di cassa che hanno evitato il disastro. A dirsi pronto «a rispedire indietro più di un bilancio delle Asl del Piemonte», l’assessore Luigi Genisio Icardi assicurando, però, che non saranno tagliati servizi. «Sia chiaro che non si tratta di ridurre prestazioni importanti ma i conti dovranno tenere conto della cassa che non è certo gonfia di soldi e, soprattutto, che le spese aumenteranno per alcune voci in maniera talvolta spaventosa». E questo non soltanto per la necessità di ricorrere ai privati, visto che a registrare una vera e propria impennata negli ultimi dodici mesi sono stati i costi per le utenze di gestione. A certificarli è stata, pochi giorni fa, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali che ha quantificato in 227.618.952 euro il totale dei costi energetici soltanto per il Piemonte con un incremento del 78,22% tra il 2021 e il 2022 per quasi 100 milioni di euro. Cifre che erano scese rispetto alle spese sostenute nei due anni precedenti: sommando, infatti, quelle del 2019 e del 2020 si arriva a poco più di 274 milioni di euro. Anche da qui la richiesta dell’assessore Icardi di puntare su «attenzione ed efficientamento» delle spese per evitare che ad accendersi sia anche il faro della Corte dei Conti, a cui non è sfuggito il pesante ricorso alle cooperative di “gettonisti” per fare fronte alle carenze di personale con cui tutti gli ospedali si trovano a combattere sottolineandone il rischio proprio per i bilanci pubblici in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario contabile.
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