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Scienza

Il sussurro della foresta sotto l’eclissi: gli abeti delle Dolomiti comunicano tra loro

Uno studio sulle Dolomiti svela sorprendenti reazioni bioelettriche degli abeti rossi durante l’eclissi solare. Ma la comunità scientifica si divide.

Il sussurro della foresta sotto l’eclissi: gli abeti delle Dolomiti comunicano tra loro

Che gli animali reagiscano al buio non è una novità. Ma che lo facciano anche gli alberi – e addirittura prima che l’eclissi solare abbia inizio – ha sorpreso anche i ricercatori. È quanto emerge da un affascinante studio guidato dall’Istituto Italiano di Tecnologia, in collaborazione con un team internazionale, che ha osservato gli abeti rossi del parco di Paneveggio, nelle Dolomiti, durante l’eclissi parziale del 25 ottobre 2022. E ha scoperto qualcosa di inaspettato: una risposta bioelettrica collettiva e sincronizzata, come se la foresta intera stesse "percependo" l’evento.

I ricercatori hanno monitorato tre abeti – due anziani, di circa 70 anni, e uno giovane, di una ventina – utilizzando elettrodi e sensori su misura. Hanno così rilevato impennate nei segnali bioelettrici già ore prima dell’oscuramento solare, con picchi durante l’eclissi stessa. I due alberi più vecchi hanno reagito con maggiore anticipo, suggerendo un’ipotesi affascinante: gli alberi più maturi potrebbero aver sviluppato una sorta di “memoria ecologica”, in grado di trasmettere informazioni anche ai più giovani.

Utilizzando modelli computerizzati, gli scienziati hanno osservato che le risposte dei singoli alberi non erano isolate, ma coordinate, come in un sistema collettivo. L’intera foresta sembrava agire come un organismo unico, in grado di percepire e reagire a un cambiamento ambientale cosmico.

Tuttavia, non tutti sono convinti. Lo studio – pubblicato sulla rivista Royal Society Open Science – è stato accolto con curiosità ma anche scetticismo. “Il campione è troppo piccolo, solo tre alberi, e con troppe variabili”, ha commentato James Cahill, ecologo vegetale dell’Università di Alberta, in un’intervista a Live Science. Cahill sottolinea che la risposta delle piante al buio è un fenomeno ben noto e osservabile ogni giorno in qualsiasi serra, e che il cambiamento nei segnali bioelettrici può derivare da normali meccanismi fisiologici.

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