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Il compleanno

'The Killing Of A Sacred Deer' Photocall - The 70th Annual Cannes Film Festival

Nicole Kidman (Depositphotos)

Nicole Kidman. Attrice, nata il 20 giugno 1967 ad Honolulu nelle isole Hawaii. Il padre, Anthony Kidman, biochimico, è uno studioso di una certa fama che ha collaborato anche a numerosi progetti scientifici mentre la madre, Janelle, è maestra elementare. Nicole per i primi tre anni di vita cresce nelle splendide isole Hawaii; poco dopo la famiglia si deve trasferire dapprima a Washington D.C. e poi a Longueville un piccolo borgo vicino a Sidney, Australia. Qui Nicole trascorre la sua adolescenza fra scuola, svaghi, primi amori e la pratica della danza, grande passione questa a cui dovrà rinunciare a causa, pare, della sua eccessiva altezza.

La giovane Nicole ha lo spettacolo nel sangue e si ingegna in ogni modo per poter far qualcosa che abbia a che fare con il palcoscenico. Partecipa come ovvio a tutte le rappresentazioni scolastiche che si svolgono di prammatica a ogni fine anno ma si iscrive anche ad una scuola di mimo per imparare ad usare al meglio il suo corpo e la sua espressività. Tuttavia è ancora troppo piccola per diventare una vera attrice. A soli dieci anni entra nella scuola di arte drammatica Australian Theatre for Young People per poi specializzarsi in voce, produzione e storia del teatro al Philip Street Theatre, a Sidney.

All’età di quattordici anni, debutta in tv nel ruolo di Petra nel film tv “Bush Christmas”, mentre nello stesso anno ottiene il ruolo di Judy nella pellicola “Bmx Bandits”. Nel 1983 partecipa a un telefilm della “ABC Winners”. A diciassette anni accetta di entrare nel programma “Five Mile Creek”, prodotto dalla Disney, che la sottopone a ritmi massacranti. È davanti alla telecamera cinque giorni alla settimana per sette mesi, un duro tour de force che però le permette di sconfiggere le sue inibizioni nei riguardi del mezzo televisivo. Nei seguenti due anni recita in cinque tv movie: “Matthew and Son”, “Archer’s Adventure”, “Wills & Burke” e “Windrider”. Il vero successo televisivo arriva però con il ruolo di protagonista nel telefilm “Vietnam”, ambientato negli anni ’60 dove impersona la giovane studentessa Megan Goddard, che protesta contro l’entrata in Vietnam dell’Australia. Come succede nelle più belle favole, un agente cinematografico americano la nota e la contatta, aprendole le porte del successo.

Nel 1989 debutta in America, diretta da Phillip Noyce, nel thriller “Ore 10: calma piatta”, accanto all’attore Sam Neill. Ha poco più di vent’anni ma in poco tempo il suo nome diventa un punto di riferimento nel panorama cinematografico americano. Mentre si trova ad un Film Festival giapponese, riceve la telefonata di Tom Cruise. Vuole incontrarla prima dell’inizio delle riprese del film “Giorni di tuono”. L’attore ricorda: “La mia prima reazione nel vedere Nic fu di sconvolgimento. Ero totalmente preso”. La reazione di Nicole fu un po’ diversa: “Quando diedi la mano a Tom, mi resi conto che lo guardavo dall’alto in basso. È stato terribilmente imbarazzante scoprire che ero più alta di lui di qualche centimetro”. Il film esce nel 1990, per la regia di Tony Scott.

Nicole e Tom Cruise si innamorano: si sposano il 24 dicembre del 1990, non appena Cruise ottiene il divorzio dalla sua precedente moglie Mimi Rogers. Le nozze si svolgono a Telluride, in Colorado (USA). Il matrimonio rimane segreto per alcuni mesi, malgrado uno dei testimoni sia nientemeno che Dustin Hoffman (insieme alla moglie). Subito dopo aver finito di girare “Giorni di Tuono”, nel 1991 Nicole, richiestissima, gira prima “Billy Bathgate” (di Robert Benton), a fianco al protagonista maschile Dustin Hoffman, poi il film in costume “Cuori Ribelli” (girato da Ron Howard).

Subito dopo, nel 1993, è ancora in pista con “Malice - Il sospetto”, in cui interpreta il suo primo ruolo da dark lady. Nello stesso anno è accanto a Michael Keaton nel dramma “My Life” e, non contenta (e sebbene già discretamente famosa), si iscrive al celebre Actors Studio di New York. Dopo l’Actors la bella Nicole si sente più temprata, più forte, pronta per interpretare nuovi ruoli sempre più difficili. Prima gira il commerciale “Batman forever” di Joel Schumacher, ma poi si mette nelle mani di un regista di culto come Gus Van Sant per il film “Da morire”, alle prese con uno dei suoi primi ruoli scomodi (è una presentatrice televisiva assetata di successo). La Kidman si immerge totalmente nel ruolo e lavora pazzamente per raggiungere una dimensione credibile del personaggio, tanto da imparare l’accento americano richiesto e parlare solo con quello per tutta la durata delle riprese. Risultato: vince il Golden Globe. Nel 1999 la coppia Kidman-Cruise riceve la telefonata del regista Stanley Kubrick che propone loro di interpretare il suo nuovo film a cui sta pensando: “Eyes wide shut”, tratto dal romanzo “Doppio sogno” di Arthur Schnitzler.

La pellicola ottiene subito enorme interesse, anche per via del gioco di specchi che si instaura fra realtà e finzione, fra la coppia del film, morbosamente tormentata da ansie erotiche e di tradimento, e la coppia reale, apparentemente così felice e serena, tanto da aver addirittura adottato due bambini (ma pochi sanno che la crisi è dietro l’angolo e assumerà le forme e lo sguardo languido di Penelope Cruz).
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