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Per il Tjf un gran finale da tutto esaurito

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Mai come quest’anno il desiderio di vivere la cultura dal vivo si è palesato in modo così irruente e totalizzante. Un sentore di rinascita e di ritorno alla “normalità” che sta interessando tutti gli ambiti, e che trova la sua piena espressione nelle numerose manifestazioni promosse dalla città. Tra queste, spicca, senza dubbio, il Torino Jazz Festival, giunto alla sua nona edizione e diretto, per il terzo anno di fila, dai musicisti Giorgio Li Calzi e Diego Borotti.

Ora che la rassegna sta volgendo al termine (oggi e domani sono gli ultimi due giorni del calendario estivo), dunque, è possibile effettuare i primi bilanci e riflettere su una delle edizioni più complesse (causa Covid e incertezze correlate) della storia del festival. Dal 19 giugno a oggi, infatti, quasi tutte le performance della manifestazione - ospitate alle Ogr, al Conservatorio “Giuseppe Verdi”, all’Oratorio San Filippo Neri e al Teatro Vittoria, con capienza ridotta a poco meno della metà - hanno registrato il sold out, dimostrando la grande voglia degli spettatori di tornare ad assaporare il jazz e le sue molteplici contaminazioni e sfumature dal vivo.

Un successo travolgente e ricco di speranza, e che riguarda anche le ultime date in programma nel corso del weekend, le quali hanno riportato il tutto esaurito nel giro di pochissimo tempo. Ad attendere il pubblico, appunto, vi saranno, oggi, le due repliche di “Four”, il sensazionale spettacolo del polistrumentista Nate Wood, che, cantando, suonerà contemporaneamente tastiere, basso e batteria (alle 11,30 e alle 15, al Teatro Vittoria).

A seguire, l’eclettico musicista e compositore Arto Lindsay presenterà la sua particolare commistione tra sonorità statunitensi e brasiliane, accompagnato dalla sua band alle Ogr (alle 17,30), mentre il power trio composto dalle leggende Vernon Reid (alla chitarra elettrica), Melvin Gibbes (al basso elettrico) e Will Calhoun (alla batteria) animeranno la serata, sempre alle Ogr, con un live che si muoverà tra funk, noise, rock e jazz (alle 21).

Tutto sold out, poi, anche per la giornata di domani, nel corso della quale si susseguiranno Roberto Dani e il suo “Solo”, dialogo tra spazio e suono (alle 11,30 e alle 16, al Teatro Vittoria), il collettivo multietnico torinese dei Korabeat (alle 17,30, alle Ogr) e l’attesissimo Salif Keita, leggenda della world music, il nero albino più famoso al mondo che, con “Un autre blanc”, celebrerà i 50 anni di carriera (alle 21, sempre alle Ogr).
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