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"Torino Underground": il cinema indipendente alla prova Green Pass

paolo rossi

Sarà il primo festival cinematografico torinese a doversi confrontare con le nuove regole di accesso ai luoghi chiusi, il green pass e tutte le polemiche assortite, ma per ben otto giorni, dal 2 al 9 settembre, al Torino Underground Cinefest - ancora una volta diretto dal regista Mauro Russo Rouge - a parlare sarà il cinema indipendente in arrivo da tutto il mondo.

«Con quasi 2.800 film ricevuti e 117 film selezionati, ci presentiamo al pubblico con l’intento di stupire ancora una volta. Numeri importanti che denotano una crescita esponenziale negli anni. In origine, nel 2014, erano due giorni di programmazione», spiega lui stesso. «Lo scorso anno, in cui il festival si è svolto solo online, avevamo ricevuto 2.500 lavori circa: il trend è in forte crescita».

Altri numeri rendono bene il peso specifico di questo evento, che apre nelle sale del cineteatro Baretti e dell’Ambrosio Cinecafé la stagione dei tanti festival di cinema (saranno nove da qui a fine anno) che attende i cinefili torinesi: 46 anteprime italiane, numerose europee e anche una mondiale. Tanti film francesi (21), molta Italia (17) e in generale film e corti giunti davvero da ogni angolo. «In totale - aggiunge Russo Rouge - proponiamo al pubblico 74 ore di proiezioni a ingresso gratuito, ospiti in collegamento e alcuni in presenza come il nostro giurato d’eccezione, il montatore francese Hervé Schneid, che terrà anche una masterclass».

Come di consueto, al Torino Underground i registi e le registe sono perlopiù giovani, appassionati e - soprattutto - indipendenti, in grado di realizzare lavori di grande livello («La qualità estetica dei film in questi anni è cresciuta molto, l’aspetto visivo è curatissimo», spiega il direttore artistico) che arrivano spesso dopo aver girato i festival di tutto il mondo.

Non mancano i titoli di grande interesse per il pubblico: nella nuova sezione di documentari curata da Alessandro Amato ne spicca uno dedicato alla carriera di Paolo Rossi (non quello girato da Walter Veltroni, la cui lavorazione è agli inizi e di cui abbiamo scritto qualche settimana fa), diretto da Gianluca Fellini e Michela Scolari e a cui lo stesso Pablito aveva lavorato prima di ammalarsi e morire troppo presto, a dicembre 2020. Lo si potrà vedere lunedì 6 settembre alle 22,55 all’Ambrosio.

Altro momento da non perdere - proposto ben due volte, lunedì 6 alle 18,25 all’Ambrosio e martedì 7 alle 18 al Baretti - sarà l’omaggio all’attore Libero De Rienzo, morto d’infarto il 15 luglio e noto a Torino per le sue collaborazioni con Marco Ponti (come “Santa Maradona”): il corto “Il tratto mancante” di Riccardo Roan è il titolo scelto dagli organizzatori per ricordarlo.

Prenotazioni e informazioni al sito tucfest.com

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