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E se davvero i ragazzi salvassero il clima?

salvare il mondo

I giovani salveranno il pianeta? La speranza c’è: poche ore dopo la visita a Milano dell’attivista svedese Greta Thunberg, oggi, un venerdì - il giorno che grazie a lei da un paio d’anni vede svolgersi in tutto il mondo scioperi per il clima da parte di studenti e non solo - si appresta a iniziare a Torino l’edizione numero 24 di Cinemambiente, uno dei più importanti e longevi festival di cinema dedicati alle tematiche ambientali.

Questa sera alle 21 al Massimo (ingresso gratuito su prenotazione, come tutto il festival, sul sito cinemambiente.it) saranno proprio due giovanissimi a inaugurare la manifestazione: si chiamano Bella Lack e Vipulan Puvaneswaran, hanno 16 anni e in “Animal” del francese Cyril Dion aggiornano gli spettatori sui problemi più gravi e le possibili soluzioni.

I due ragazzi manifestano e collaborano con varie Ong ma iniziano a dubitare che tutto ciò possa funzionare davvero. Quindi decidono di risalire alle cause dei cambiamenti climatici e della sesta estinzione di massa, intraprendono un viaggio ai quattro angoli del mondo, incontrano studiosi e chi lotta ogni giorno per salvare la Terra iniziando a capirne di più. «Alla loro età - ha dichiarato Dion - abbiamo tutti ancora dei sogni, non si vedono limiti e non si razionalizza ogni cosa: volevo vedere come loro due avrebbero affrontato la questione». Bella e Vipulan saranno al cinema Massimo e incontreranno il meteorologo Luca Mercalli, aggiungendolo all’elenco di esperti con cui continuare il dialogo.

I giovani e il loro impegno per l’ambiente sono una delle caratteristiche del festival, che ha lanciato da tempo anche la sezione Cinemambiente Junior per sensibilizzare i ragazzi fin dai primi anni di scuola.

Domenica alle 20 la regista Phie Ambo, collegata in diretta, presenterà il suo documentario “70/30 – Democracy’s race against the climate crisis”, che prende spunto dalle migliaia di studenti danesi scesi in piazza fin dal 2019 per la causa.

Houlaye ha invece solo 14 anni, vive nel nord del Niger in Africa e ogni giorno si allontana dal villaggio per procurare acqua alla sua famiglia, rischiando la vita e sapendo che da lei dipende la sopravvivenza di tutti: alla sua storia e a quella del suo Paese è dedicato “Marching on water” di Aissa Maiga, in programma lunedì alle 21,30.

Anche l’Italia ha i suoi giovani impegnati e attenti a questi temi: oggi alle 17 il primo film in programma è il torinese “Le ali non sono in vendita” del regista Paolo Campana, in cui un gruppo di studenti di moda indaga su ciò che si cela dietro le scintillanti vetrine delle catene di abbigliamento, la spietata logica produttiva costruita sull’erosione dei diritti del lavoro e sul venir meno della salvaguardia dell’ambiente e della salute.

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