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VALERIA SOLARINO. «Sono uomo e sono donna, sono tutto»

Giffoni Valle Piana, Sa, Italy - July 23, 2019 : Valeria Solarino at Giffoni Film Festival 2019.

Valeria Solarino (foto: Depositphotos)

«Sono maschio e sono femmina, sono uomo e sono donna. Sono tutto, sono io. A mia immagine e somiglianza. Sono fatta di sangue, vene, budelle e carne. Sono l’ultimo dei Mohicani e il penultimo in alto a destra. Sono una partigiana, una staffetta, sono in guerra anche io con il mondo, solo che al posto del fucile porto un sacco di notizie nuove. Sono donna io, sono uomo e lo sa Dio. Sono due in uno anzi, uno in due. Un essere umano solo in due persone complete e felici. Sono tutto, sono Dio». Valeria Solarino sarà Vincenzo e Innocenza nello spettacolo “Gerico Innocenza Rosa” che la vedrà protagonista domani sera (ore 21) al Teatro Concordia di Venaria. «Attraverso le parole e la direzione di Luana - dice l’attrice venezuelana, torinese di adozione - voglio dar vita alla lotta per l’affermazione della propria identità». Un monologo, quello scritto e diretto da Luana Rondinelli, che, è ancora la Solarino, «come un flusso di coscienza, tocca i momenti più dolorosi di questo percorso ma anche i ricordi più dolci e tutto questo ogni volta mi conquista e mi emoziona». Lo spettacolo, il primo della rassegna del Concordia “Donne in scena”, dedicata al mondo femminile, tratta il tema dell’identità di genere. Ma non solo, è anche il tema “della libertà di essere se stessi”.

Una grande prova d’attrice per l’artista che, dopo tanto cinema, torna all’amato teatro, quello che aveva iniziato alla scuola dello Stabile di Torino con il “Wilhelm Meister” diretto da Gabriele Vacis e proseguito con la “Signorina Giulia” sotto la direzione di Malosti, con il “Misantropo” insieme con Giulio Scarpati e altro ancora.

Sul palco di corso Puccini Valeria darà voce, una voce siciliana, non solo a Vincenzo e Innocenza, ma anche alla nonna Rosa, quella che Vincenzo ha sempre compreso, sempre amato, sempre difeso dai pregiudizi degli altri, da chi non accettava la sua condizione di essere donna in un corpo maschile. E interpreta anche la madre, una madre anaffettiva, fredda e distaccata. Un testo, quello della Rondinelli, che Valeria, dice, «ho amato da subito, appena l’ho letto».

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