La Bohème come la vide Puccini al debutto al Teatro Regio di Torino il 1° febbraio del 1896, ovvero quella disegnata da Adolf Hohenstein con le scene dipinte, le case con la neve sui tetti, le illusioni prospettiche. La Bohème che avrebbero dovuto vedere gli spettatori del Regio due anni fa, nel 2020, ma che fu rinviata a pochi giorni dalla prima, perché il Covid, come sempre, aveva scombussolato tutti i piani, cosicché fu poi trasmessa in streaming senza pubblico. Sarà questa “La Bohème” che finalmente il pubblico potrà vedere dal vivo domani, a partire dalle ore 22, (con Intesa Sanpaolo partner del titolo inaugurale) nel teatro lirico di piazza Castello, dove si è conclusa la prima tranche di lavori di adeguamento dell’impianto scenico (la seconda tranche è prevista da giugno a settembre prossimo) e che inaugurerà la Stagione d’Opera e di Balletto 2022 del Regio, lanciando, come sottolinea il sindaco nonché presidente della Fondazione Teatro Regio, Stefano Lo Russo, «un segnale di rinascita per tutti». E sarà un’inaugurazione in grande: con un nuovo red carpet, un nuovo frontone, colonne luminose e decorazioni floreali nel foyer e in Galleria Tamagno curate da Verde Pubblico della città di Torino. «Abbiamo atteso due anni e ora finalmente il nostro lavoro avrà il tanto desiderato compimento - commenta il direttore artistico del Regio Sebastian Schwarz -: la curiosità e la soddisfazione di gustare dal vivo la messa in scena che realizza l’originale di 126 anni fa». Il capolavoro di Puccini ispirato al romanzo di Henri Murger su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica andrà in scena nel nuovo allestimento realizzato dal Regio (sostenuto da Italgas), che unisce la regia firmata da Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi a scene e costumi ripresi dai bozzetti e dai figurini originali del cartellonista tedesco Hohenstein, custoditi dall’Archivio Storico Ricordi di Milano. Sarà insomma una Bohème fedele all’idea del suo compositore, senza improbabili rivisitazioni in chiave moderna che rischierebbero di non rendere il giustizia al capolavoro di Puccini. La dirigerà il maestro Pier Giorgio Morandi alla guida dell’Orchestra, del Coro e del Coro di voci bianche del Teatro Regio e sul palco avrà le voci fresche di Maritina Tampakopoulos, ValentinDytiuk, ValentinaMastrangelo e BiagioPizzuti. Nei ruoli rispettivamente di Mimì e Rodolfo, Musetta e Marcello, daranno vita a quei giovani bohémien che nella Parigi del 1830 trascorrono le loro vite gaie, spensierate e tragiche tra il Caffé Momus e una soffitta. Completano il cast: Jan Antem (Schaunard), Riccardo Fassi (Colline) e Matteo Peirone (Benoît e Alcindoro). Dieci le recite in programma fino al 27 febbraio. La Bohème sarà anche l’occasione per inaugurare le 102 sedie ergonomiche che gli Amici del Regio hanno regalato ai professori d’orchestra.
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