È quando inizi a vedere la sala stampa che canticchia e balla di fronte ai video delle seconde prove degli artisti (che si esibiranno giovedì 12 maggio per la seconda semi finale, il 10 la prima), che ti rendi conto di quanto ormai l’Eurovision Song Contest sia ai nastri di partenza. Ci sarà solo la difficoltà della scelta, ce n’è per tutti i gusti. E l’Italia sta giocando una partita davvero interessante. Merito anche di Achille Lauro che con la sua performance è già entrato nel cuore dei fan del contest, anche degli stranieri. Tra le chicche svelate ieri da un Lauro in forma, sempre avvinghiato nel su e stile cowboy, il nome del toro che lo accompagnerà sul palco mentre canta “Stripper”: «Si chiama Roberta» ha svelato a chi con malizia lo avrebbe voluto trarre in inganno. Ma è stato anche il giorno della bella e sensuale spagnola Chanel accolta prima all’aeroporto di Caselle da un bagno di folla, per poi scaldare il palco del Pala Olimpico con la sua “SloMo” in una prova blindatissima, così come quella degli altri Big che sono giunti a Torino: i francesi Alvan & Ahez, l’inglese Sam Ryder, il tedesco Malik Harris e il suo brano “Rockstars” e, ovviamente, dell’Italia e Mahmood che, come annunciato, si è presentato solo sul palco per via degli impegni di Blanco con il suo tour. Cappotto nero lungo di pelle, occhiali bianchi - «ho dormito due ore ieri sera (martedì, ndr) ero in concerto a Madrid», ha detto dopo la prova - una voce dal cambio di tonalità che ha fatto davvero venire i “Brividi”, le poche indiscrezioni carpite durante la performance. Buona la prima, insomma, in attesa di vedere quello che succederà con il Blanco nazionale dispensatore di emozioni. Anche se: «sono soddisfatto al 60 per cento - ha continuato Mahmood - è andata bene, ma posso fare meglio». E in fondo lui lo sa bene come funzionano le prove a Eurovision essendoci stato anche nel 2019, l’anno di Tel Aviv. Arrivò secondo con “Soldi”, vinsero i Paesi Bassi. «Si tratta comunque di un’esperienza diversa - detto ancora -. La mia prima volta fu davvero da brividi, questa è un’altra storia e poi cantare con Blanco è davvero una cosa nuova per me e sul palcoscenico ci vogliamo sentire liberi. Spero di fare altre cose con lui anche se siamo entrambi molto impegnati ed è difficile trovarsi in studio di registrazione». Già, due star, due generazioni e stili diversi: «Certo, abbiamo scritto “Brividi” durante l’estate io a casa mia in Sardegna, lui dal suo luogo di vacanza, poi però ci siamo ritrovati nelle emozioni e nel messaggio attraverso il ritornello “Ti vorrei amare ma sbaglio sempre” che cantiamo insieme». E sulla finalissima: «No, non posso svelare nulla, sarà una sorpresa». Da brividi, sicuramente, dato che il duo è tra i favoriti per la vittoria in un testa a testa con la Kalush Orchestra ucraina che è, in ogni caso, ancora tutto da giocare.
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