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“Ultras” di Eurovision da Cile, Brasile e Perù: la gara può cominciare

ultras eurovision
Inizia la gara. L’Eurovision Song Contest entra nel vivo della competizione, con la prima semifinale al Pala Alpitour. Nella giornata di ieri poi la prima prova generale aperta al pubblico ha regalato grandi emozioni. Fin dal pomeriggio alcuni fan club ufficiali delle delegazioni si sono ritrovati in piazza d’Armi con bandiere e striscioni. «Siamo dei veri appassionati del festival» racconta la cilena Danitzica, in un italiano impeccabile. «Sono una fanatica di Mahmood» spiega e subito si mette a cantare “Brividi”, il brano in gara per l’Italia. Attorno alla giovane diversi ragazzi sventolano le bandiere del proprio Paese. «Noi rappresentiamo i fan club ufficiali delle delegazioni “del resto del mondo”» racconta ancora la ragazza. Accanto a lei un uomo è avvolto nella bandiera del Brasile e un altro in quella del Perù. Non poteva mancare il fan club ufficiale dell’Italia, con tanto di tricolore. «Siamo come gli ultras nel calcio» commenta Giovanni, che per partecipare a tre serate di Eurovision - tra cui la semifinale di questa sera - racconta di aver speso 700 euro. Ancora più alto il conto di Matteo, anche lui membro del fan club ufficiale, partito da Padova per arrivare a Torino. «È il primo Eurovision che vedo dal vivo» spiega e i suoi posti sono migliori di quelli dell’amico. Anche Sasha, fan club Ucraina, si ferma a chiacchierare prima di prendere parte a uno spot organizzato dalla Rai e condotto da Cristiano Malgioglio. «Torino è bellissima - esordisce guardandosi intorno -. Pulita, ordinata, meglio di Milano». Una lunga coda di giornalisti della stampa internazionale e nostrana ieri mattina si è messa ieri in coda per fare il tampone al Teatro Ragazzi. Tra loro, avvistato anche uno dei tre conduttori, Alessandro Cattelan. Proprio ai media e ai volontari è stata riservata la prima prova generale. Anche in questa fase i controlli sono stati molto stringenti. «Abbiamo sequestrato alcune scatolette di tonno» spiegano dalla sicurezza. Ma le cose più strane sono state trovate negli zaini e nei borsoni dei membri delle delegazioni. «Ci siamo trovati a sequestrare persino una balestra» ci raccontano gli addetti ai lavori. Ma non svelano a quale delegazione facesse capo il balestriere dilettante. Prima di occuparsi del pubblico che avrebbe assistito allo show, gli addetti ai varchi si sono dovuti adoperare per gestire i curiosi e per dirottare tutti coloro che avrebbero voluto attraversare la piazza. Il passaggio tra il Palazzetto e il villaggio media è chiuso e così chi da corso Galileo Ferraris vuole raggiungere il mercato di Santa Rita trova la strada sbarrata. «Sono venuta solo a curiosare» commenta Claudia, mentre osserva il via vai delle delegazioni e alcuni torinesi costretti a fare il giro. «Abito qui vicino, ma non ero mai venuta a vedere. Mi interessa sapere che cosa succede in città e penso che andrò presto anche al parco del Valentino per vedere l’Eurovillage». Alle sue spalle, il pubblico dei primissimi fortunati in possesso di un biglietto per la prova generale è entrato al Pala Olimpico. L’emozione è tanta, ma la gara è solo all’inizio.
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