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25 Maggio 2022 - 08:34
I primi 25 anni di Cinemambiente si festeggiano in vari modi: con il ritorno del festival alle date storiche di giugno (dal 5 al 12), dopo lo slittamento a ottobre causa pandemia; e con un’edizione che dal cinema torna ad allargarsi ad altre arti e a tutte le possibili declinazioni in cui oggi si dipana il discorso ambientale, sempre più importante e necessario.
«In un quarto di secolo le problematiche ambientali sono cambiate drasticamente», spiega il direttore Gaetano Capizzi. «Oggi non sono diverse solo le emergenze del pianeta. In un momento in cui la guerra nel cuore dell’Europa ci riporta indietro nel tempo e l’immenso dramma umanitario è destinato ad accompagnarsi a un parallelo dramma ambientale, in termini di devastazione dei territori, inquinamento da armi, brusche retrocessioni della prospettata transizione ecologica: a questo scenario non si può che opporre la speranza».
In totale in programma 87 film, provenienti da 25 paesi e selezionati tra i migliori della produzione internazionale. Ospite d’onore Vandana Shiva, cui verrà assegnato il Premio “Dalla Terra alla Terra” per la figura che meglio illustra le problematiche legate al suolo, alla sua protezione dall’inquinamento e dai cambiamenti climatici, e alla produzione alimentare sostenibile. A lei si aggiunge il documentarista Franco Piavoli, cui il festival assegna il Premio Stella della Mole. Il suo film “Il pianeta azzurro”, proiettato nella prima edizione di Cinemambiente, ha dato il via a un insieme di opere segnate non solo dall’attenzione alla natura, ma anche da una poetica di rara coerenza a cui il Festival è felice di rendere omaggio.
L’inizio sarà domenica 5 giugno alla Mole Antonelliana: dalle 20 i Marlene Kuntz presenteranno il loro nuovo progetto, “Karma Clima”, che unisce musica e difesa dell’ambiente e che insieme alla band piemontese vede coinvolti artisti e cooperative di comunità.
Dal giorno dopo lo spazio passa ai film con i concorsi ufficiali e la sezione dedicata ai bambini. Ad ogni edizione, inoltre, il festival ripropone un film del passato di particolare interesse ambientale: questa volta la scelta è ricaduta su “Soylent Green – 2022: i sopravvissuti”, sabato 11 giugno alle 17,30 al Cinema Massimo, diretto nel 1973 da Richard Fleischer, che immagina una Terra irreversibilmente inquinata, sovrappopolata, riarsa da una perenne estate, una New York con più di 40 milioni di abitanti afflitta da una povertà dilagante e una scarsità mortale di beni e risorse primarie. A presentarlo in sala anche il direttore del Torino Film Festival, Steve Della Casa.
Tutti gli eventi del programma di Cinemambiente come tradizione saranno a ingresso libero e gratuito previa prenotazione.
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