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Toro, la rivoluzione di Juric: ecco chi resta e chi va via...

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Lavora già da granata e prepara la rivoluzione, anche se di fatto non si è ancora insediato sulla sua nuova panchina: Ivan Juric studia il nuovo Toro, mentre attende di risolvere gli ultimi intoppi burocratici relativi alla rescissione con il Verona. È voglioso di cominciare la nuova avventura, tanto da aver già incontrato il presidente Cairo e aver iniziato a mettere mano sulla squadra. Ha da risolvere le questioni Sirigu e Belotti e il sogno sarebbe quello di ripartire da loro. Più facile farlo dal portiere, anche per questioni anagrafiche, mentre sul Gallo resta pericoloso l’interessamento della Roma. Un big ha già salutato, Nkoulou cercherà una sistemazione in Francia a parametro zero, e diversi giocatori in prestito non verranno riscattati: è il caso di Murru e Bonazzoli, che hanno ripreso la strada per Genova, e di Gojak, bocciato sia da Giampaolo che da Nicola. Ci sono anche quelli in scadenza, i portieri Milinkovic-Savic e Ujkani e Ansaldi che è in contatto con il club per strappare un altro anno. Conferme in vista per Singo e Vojvoda, più difficile la permanenza di Rodriguez. La mediana ripartirà da Mandragora, il cui riscatto dalla Juventus però verrà rimandato eventualmente alla prossima estate visto che il prestito è biennale, e anche da Baselli e Rincon, ormai punti fermi del centrocampo. Si punta al riscatto di Linetty, considerati i circa nove milioni di euro spesi un anno fa per strapparlo alla Sampdoria, e poi l’attacco è pieno di punti interrogativi. Del Gallo già si è detto, di Sanabria si sa che dopo l’investimento di gennaio sarà inevitabilmente nei piani di Juric. Piuttosto sono Zaza e Verdi ad avere un futuro da decifrare: due ingaggi pesanti e due colpi costosi, rispettivamente da circa 14 e 35 milioni di euro, entrambi dovranno passare l’esame con il tecnico croato. Altrimenti, potrebbero essere messi sul piatto in eventuali scambi per arrivare ai desiderata dell’allenatore.

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