l'editoriale
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13 Luglio 2021 - 06:50
Fuochi d’artificio a ripetizione, centinaia di bandiere tricolore sventolanti e soprattutto tanti sorrisi sui volti dei torinesi che hanno finalmente potuto festeggiare la vittoria degli Azzurri all’ Europeo che mancava dal lontano 1968. Dopo le parate miracolose di Donnarumma e l’ultimo tiro dal dischetto fallito dagli inglesi, migliaia di persone, provenienti dal centro, dalle periferie e da altri paesi, si sono riversate in piazza Vittorio con un entusiasmo pari, se non superiore, a quello della finale mondiale del 2006. File interminabili di auto e camioncini a rimorchio carichi di tifosi in festa hanno sfilato per le vie del centro a colpi di clacson e rumori di trombette.
Una vera e propria esplosione di euforia che è continuata fino alle 4 di notte, tra petardi, fumogeni e cori, anche coloriti, contro i britannici e la regina Elisabetta. E’ stata una festa “popolare”, con tanti giovani, sì, ma anche tante famiglie con bambini al seguito anche in passeggino. Non si è verificato nessun incidente neppure questa volta anche se le bottiglie di vetro gettate a terra erano davvero tante, in barba all’ordinanza del Comune. Un’ambulanza in arrivo da Lungo Po Diaz, nonostante le sirene spiegate, è rimasta bloccata in coda a lungo. La gente che si buttava sui tetti delle auto ha destato qualche preoccupazione, non sono mancati atti di vandalismo contro le paline degli autobus e le proteste dei residenti contro fumogeni e petardi assordanti che toglievano il sonno e spaventavano gli animali domestici. Ma la voglia di festa in piazza Vittorio era davvero incontenibile.
«E’ un’emozione unica poter festeggiare la vittoria della Nazionale dopo tutto questo tempo» sottolinea Riccardo con parrucca tricolore in testa. Daniela ha la guancia dipinta con i colori dell’Italia: «Sono contenta per la Nazionale. E’ bella questa libertà dopo le restrizioni». «Spero che sia un segnale di ripresa per l’Italia» sottolinea invece Andrea dopo aver visto la partita in piazza Santa Giulia. Alice, con la trombetta in mano, oltre alla vittoria dell’Italia festeggiava anche la laurea in Medicina: «Sono due sogni che si avverano». «Quando siamo andati ai rigori - aggiunge la sua amica Chiara - ho capito che avremmo vinto l’Europeo». «E’ stata una sofferenza - ammette Benedetta - ma che soddisfazione». Andrea e Marco, in maglia azzurra, non hanno smesso un attimo di cantare: «Per noi è una gioia enorme». Nella folla c’erano anche famiglie. «Sono contento che mio figlio possa assistere alla vittoria dell’Italia» dice Massimiliano, con il piccolo Giosuè in braccio. Anche Diana è insieme al figlio di appena un anno: «Siamo arrivati da Mirafiori per fare festa grande». Gabriele e Filippo, con i fumogeni in mano, se la prendono con gli Inglesi: «Hanno picchiato gli italiani a Wembley e si sono tolti la medaglia, sono stati molto scorretti». A festeggiare anche qualche straniero, come Tim e Dan, arrivati dall’Olanda per le vacanze a Torino: «Abbiamo tifato per l’Italia anche noi». Non sono mancati neppure i travestimenti. Paolo e Luca per l’occasione hanno sfoggiato due costumi da antichi romani. Mentre Andrea ha festeggiato sventolando da solo una bandiera di 20 metri.
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