l'editoriale
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17 Agosto 2021 - 07:30
Ramsey (Depositphotos)
Nella terra di mezzo il nulla o poco più. La dimostrazione, come se non bastasse, c’è stata ancora una volta sabato sera nella partita contro l’Atalanta, davanti ai 12mila spettatori dell’Allianz Stadium. Belle le parole di Massimiliano Allegri per Aaron Ramsey al termine della partita vinta contro la squadra di Gasperini ma pur sempre parole di facciata che non risolvono i problemi - di lunga data - della Vecchia Signora a centrocampo. Troppe le corse dei tre là davanti a prendersi il pallone. Troppe le galoppate sulle fasce degli esterni. Ma nell’arco di un anno, si sa, a lungo andare può affiorare la stanchezza.
Meglio correre ai ripari, e farlo nel più breve tempo possibile. Allegri - per il suo ritorno in bianconero - non ha chiesto molto: lavorare con i giovani acquistati in sua assenza dalla Juventus rappresenta una nuova sfida per lui. Chiesa, Kulusevski (in Spagna, nelle ultime ore lo hanno accostato al Barcellona) e De Ligt. Anche Rabiot lo stuzzica.
Dicevamo, però, al suo ritorno non ha chiesto molto ma quello che ha chiesto lo vuole avere: l’identikit, lo sanno pure i sassi, porta al centrocampista moderno per antonomasia, porta a quel Manuel Locatelli che tutti hanno apprezzato e imparato a conoscere meglio ad Euro 2020. Ebbene, l’ex Milan - tifoso bianconero da sempre, come tutta la famiglia del resto - attende la chiamata decisiva per correre a Torino. Venerdì scorso Cherubini, football director bianconero, ha posto le basi con il Sassuolo perché la trattativa per l’azzurro campione d’Europa vada in porto. C’è l’intesa sulla cifra, attorno ai 35 milioni di euro bonus e prestito compresi, ma non ancora sulla formula. Ed è proprio su questo versante che le due parti si risentiranno nelle prossime ore per cesellare i dettagli dell’intesa.
L’assalto finale a Locatelli è partito: i contatti proseguono, le parti hanno deciso di non vedersi più di persona, sintomo del fatto che ormai l’affare è in dirittura di arrivo. Questione di formula dicevamo: la Juventus punta su un prestito biennale con riscatto subordinato alla qualificazione in Champions mentre il Sassuolo vorrebbe l’obbligo di riscatto incondizionato. Nelle prossime ore sapremo, ma l’affare, finalmente, sembra essersi messo sui binari giusti. Basterà per rimpolpare le idee - mancanti - del centrocampo? Allegri pensa di no, per questo dopo Locatelli aspetta anche il suo pupillo Pjanic: deluso - a dir poco - dalla sua esperienza con il Barcellona, l’ex regista della Roma è pronto a fare carte false e a ridursi lo stipendio pur di ritornare sotto la Mole. Non basta però la volontà del bosniaco: la Juve dovrà liberare un posto. Juve che riprenderà gli allenamenti oggi: dopo due giorni di riposo, la squadra di Allegri si ritroverà al Jtc per una doppia seduta di allenamento, obiettivo arrivare pronti alla sfida di domenica alle 18:30 ad Udine contro l’Udinese per l’esordio in campionato.
Intanto è di ieri la notizia che i 9 club che avevano abbandonato la Superlega sono stati riammessi nell’Eca, ovvero il sindacato europeo delle società di calcio. «Fine di un episodio deplorevole», si legge nella nota del sindacato. Presenti le due milanesi, restano fuori ancora invece Juve, Real Madrid e Barcellona, che continuano ad aderire all’idea della Superlega.
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