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Giro, l’appello dei residenti: «Deve passare da Pecetto»

Pecetto
Il Giro è una corsa, ma anche un modo per scoprire il Belpaese. Con l’elicottero della Rai che sorvola le campagne, le coste e i borghi mentre i corridori sfilano sudati verso il traguardo in sella alle loro biciclette. Un rito italiano. E un’occasione unica, per città e paesi, di farsi conoscere. Che Pecetto, splendida perla punteggiata di rosso incastonata sulle nostre colline, rischia però soltanto di sfiorare. La tappa del 21 maggio, quella Santena-Torino che attraverserà il Pianalto, il Chierese e riporterà il grande ciclismo sotto la Mole, toccherà per ben tre volte il territorio del paese delle ciliegie.

«Ma soltanto sfiorando l’abitato», fa notare Piero Gola, un residente. Che ora rivolge un appello agli organizzatori, chiedendo venga fatta una piccola, ma importantissima, deviazione. Proponendo un passaggio «attraverso via Umberto I°, che taglia da nord a sud il centro del paese, lasciando, ai due lati, il Palazzo Comunale, la chiesa parrocchiale, opera del Vittone, Villa Sacro Cuore, la chiesa sconsacrata dei Batu, il secolare cedro del Libano di Villa Triulzi e la chiesa di San Sebastiano».

Sarebbe, «un’irripetibile occasione per far conoscere Pecetto anche a chi risiede nel resto d’Italia e non solo». E l’ufficio comunale preposto - oltre che, ovviamente, molti residenti - sono d’accordo. Dunque, Gola ci spera. «Alla mia età - è la premessa - ho imparato che non sempre si può ottenere ciò che si desidera e che, quindi, è consigliabile sapersi accontentare. Ma non posso nascondere il mio affetto per il paese in cui risiedo e che può vantare significative peculiarità sia dal punto di vista paesaggistico, sia per i rilevanti edifici che vi sorgono nella parte a maggiore concentrazione residenziale, sia per il frutto, la ciliegia, per il quale è ampiamente rinomato». Tra l’altro, «il 21 maggio, la produzione di ciliegie dovrebbe essere già in fase attiva».
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