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I ragazzi di Mancini mettono paura ai Leoni di Inghilterra

mancini roberto ct italia depositphotos

Roberto Mancini (foto: depositphotos)

Undici mesi giusti ma sembra una vita, perché da allora è cambiato tutto più in casa Italia che non nel gruppo di Southgate. Finisce pari, come a Wembley anche se allora poi c’era stato un supplemento che tutti conosciamo bene. Solo che questa volta siamo a Wolverhamtpon, ci sono giusto tremila ragazzini sugli spalti per evitare la tristezza di una gara a porte chiuse che non avrebbe fatto bene e nessuno, e in fondo della Uefa Nations League importa zero. Intanto però non lo avrebbe detto nessuno ma dopo tre partite i ragazzi di Mancini sono in testa al girone e in fondo lo fanno anche con pieno merito. Aspettando il nuovo esame di martedì prossimo a Moenchengladbach (che i tifosi del Toro più agées ricordano terribilmente bene) per rivedere la Germania, arriva un nuovo risultato positivo figlio di una prestazione altrettanto positiva. Certo, nel tabellino manca il gol, una costante nelle prime due uscite. Ma al tirar delle somme è anche probabilmente la migliore delle tre partite giocate nella nuova edizione del trofeo ed è anche arrivata la conferma che ci sono almeno 3-4 elementi su cui poter fondare la rifondazione. Tutto da prendere con beneficio d’inventario, perché l’Inghilterra ha badato soprattutto a fare una figura più dignitosa rispetto alla fine degli Europei giocata con la pressione di un Paese sulle spalle diventata letale. Ma soprattutto nel primo tempo è stata un’Italia autorevole e sbarazzina, capace di costruire molto e bene. Ci ha provato subito Frattesi, che forse beneficerà della cura Mourinho, ma ha pagato lo scotto dell’emozione. Ci ha riprovato Tonali alla fine di una incursione perfetta e ha trovato un enorme Ramsdale, che di bravura e fortuna lo ha disinnescato. E poi nella ripresa una ripartenza vanificata dal frettoloso Di Lorenzo. In mezzo, una traversa di Mount e anche un gol divorato da Sterling, giusto per dire che c’erano anche gli inglesi. Meglio di quello che potevamo aspettarci, in fondo il cantiere è ancora aperto. Da segnalare l’esordio di Federico Gatti: torinese passato dalla B alla nazionale senza passare ancora dalla A.
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