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Le Aquile del Benfica sbancano lo Stadium: Juve, ora si fa dura

Fischi pesanti e contestazione durissima, proprio come sei mesi fa dopo il Villarreal. La Champions torna allo Stadium e la Juventus torna a perdere clamorosamente: illusorio il vantaggio di Milik, il Benfica trova la dodicesima in altrettante partite con la rimonta firmata Joao Mario e Neres. E i bianconeri finiscono nella bufera, con il percorso qualificazione che si è complicato incredibilmente dopo la seconda sconfitta di fila in Champions, cosa mai vista nelle prime due di Champions. La rabbia per il pasticcio al Var di pochi giorni fa è ancora viva tra i bianconeri, così l’avvio è veemente e la firma del vantaggio è proprio di Milik nella stessa porta di domenica sera: non è ancora scoccato il 4°, Paredes calcia in mezzo e trova la testa del polacco, con Otamendi che si abbassa frettolosamente e tiene tutti in gioco. La Juve martella ma non la chiude, tra la fine del primo tempo e l’inizio della ripresa ecco la rimonta portoghese: Joao Mario segna su rigore (esultanza polemica sotto la Sud), Neres affonda i bianconeri in ripartenza. Allegri prova ad inserire Di Maria e Kean, l’argentino però è un fantasma e l’attaccante colpisce un palo per caso su un tiro-cross.

Vlahovic è il grande assente della serata, nervoso e servito con pochi palloni, e l’occasione del pari capita sui piedi sbagliati: è Bremer, infatti, a divorarsi il 2-1 nel finale di gara calciando in curva solo davanti al portiere. Al triplice fischio scatta la festa dei 1500 portoghesi arrivati sotto la Mole, mentre Bonucci e compagni vanno sotto la curva: fischi assordanti, ancora più di quelli riservati a Joao Mario, e squadra invitata a tirare fuori gli attributi. Intanto, Allegri è ultimo nel girone e per qualificarsi servirà un’impresa, mentre il Psg espugna con non poche difficoltà l’Israele. E sarà proprio contro il Maccabi Haifa, il prossimo 5 ottobre, che i bianconeri proveranno a rimanere attaccati alla Champions. Ma già domenica a Monza serviranno risposte convincenti.

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