Tra Juve e Superlega le verità di Agnelli: «Tornare? Vedremo»
26 Febbraio 2023 - 07:05
Quello di martedì sera contro il Toro sarà il primo derby da tifoso dopo le dimissioni rassegnate nella serata del 28 novembre scorso. Le ultime parole ufficiali da presidente della Juventus, poi, le ha pronunciate all’ultima assemblea degli azionisti, andata in scena nel ventre della casa bianconera il 18 gennaio scorso. Dopo quaranta giorni, l’ex presidente bianconero Andrea Agnelli rompe il silenzio e lo fa con un’intervista dalle colonne del quotidiano olandese Telegraaf: «La sospensione - ha dichiarato l’ex numero uno di casa Juventus - mi è stata imposta dalla Federazione italiana dopo aver studiato l’indagine del Dipartimento di giustizia. Ma non sono stato ascoltato e non ho potuto difendermi. Le dimissioni sono scaturite da un’indagine penale che mi riguarda personalmente. Non posso dire molto su questo, perché il caso è ancora in corso. La prima udienza preliminare è fissata per il 27 marzo. A quel punto si deciderà se il caso si ferma o meno». Poi, a tal proposito, ha aggiunto: «Non voglio che la Juventus si faccia carico di questo peso per tutto questo tempo - ha spiegato -. Un nuovo consiglio di amministrazione può rappresentare meglio il club e non ha nulla a che fare con le accuse. Inoltre sono libero di difendermi in Tribunale da qualsiasi accusa. Un mio ritorno nel calcio? Quello che riserva il futuro lo sa solo il futuro. Vedremo. Per ora sono un normale appassionato». Uno dei temi caldi trattati anche nel suo ultimo discorso all’assemblea degli azionisti è stato quello che riguarda il futuro del calcio e l’eventuale nascita di una Superlega, non ancora tramontata: «Nel 2019 eravamo pronti, Aleksander (Ceferin, ndr) e io - ha svelato -. I top club di tutti i campionati Eca (all’epoca circa 130 club professionistici europei, ndr) si sono accordati su un nuovo formato. I club di medie dimensioni dei grandi campionati, i dirigenti dei grandi campionati e alcune Federazioni vedevano il nuovo formato come una minaccia. Per questo motivo Ceferin si tirò indietro. I club erano a favore di un sistema calcistico europeo rinnovato e migliorato. Quando l’Uefa ha messo i bastoni tra le ruote, sono nati progetti esterni all’Uefa per organizzare una nuova competizione con tutti i club dell’Eca. Se alla fine la cosa prenderà piede dipenderà in parte dalla Corte di giustizia europea». In casa Juventus, intanto, continua la preparazione in vista della partita di martedì prossimo all’Allianz Stadium contro il Toro. Ieri mattina, sotto lo sguardo attento dei tifosi invitati ad assistere all’allenamento al J Center, Paul Pogba ha svolto tutta la seduta in gruppo di fatto candidandosi ad essere convocato ufficialmente per la prima volta in questa a dir poco travagliata stagione
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