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C'E' JUVE-NAPOLI

Allegri e il campionato falsato
La risposta dell'allenatore ai tifosi

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Allegri e il campionato falsatoLa risposta dell'allenatore ai tifosi

Massimiliano Allegri prepara la sfida contro la capolista Napoli

«Di se e di ma son piene le fosse». Certo è che, come lascia intendere Allegri, se non fosse successo tutto quel che è successo la sfida di stasera all’Allianz Stadium tra Juventus e Napoli avrebbe tutto un altro sapore: «magari avremo avuto 10 punti in più». E magari 69 Juventus, 75 Napoli sarebbe stata l’occasione buona per riaprirla. E invece...


Allegri, che Napoli si aspetta?
«Un Napoli che si sta avviando a vincere lo scudetto che ha fatto e sta facendo un campionato straordinario e meritatamente sta vincendo. Sarà una partita difficile perché giochiamo contro una squadra forte e che è uscita dalla Champions giocando una bella partita. E che cercherà di fare più punti possibili per arrivare il prima possibile allo scudetto. Quindi bisogna fare una bella partita sapendo che per noi da ora alla fine ci sono 8 partite dove dobbiamo cercare di fare più punti possibili per rimanere nelle prime 4. E cercare come obiettivo di arrivare al secondo posto».


Cosa è accaduto dalla gara di andata contro il Napoli ad oggi?
«È accaduto che abbiamo dovuto resettare tutto. Diciamo abbiamo dovuto fare uno sforzo mentale soprattutto riadattarsi a quella che in quel momento era la classifica e cercare di risalire piano piano la china. Nel frattempo avevamo Europa League e Coppa Italia. Però quello che è stato fatto è stato fatto bene ma da qui alla fine va fatto meglio. Perché comunque abbiamo la possibilità di andare in finale di Coppa Italia e di Europa League e soprattutto cercare di andare a prendere la Lazio che in questo momento è al secondo posto».

I tifosi considerano questo campionato falsato...
«Non so se è regolare o no, so solamente che noi abbiamo fatto quello che era possibile fare in campionato dopo che ci sono stati tolti i 15 punti, è normale che ci siano stati dei condizionamenti ma non ci devono essere alibi. Quello che è stato fatto è stato fatto ora dobbiamo pensare a quello che dovremo fare, nel migliore dei modi, da oggi fino al 4 di giugno».


Quello che è successo vi ha dato motivazioni forti?
«Sarebbe troppo facile sapere se i punti tolti ci hanno compattato o no, io credo che ci sia stato un lavoro fatto quotidianamente da parte di tutti con una crescita da parte di tanti giocatori. Abbiamo trovato un equilibrio di squadra. Uno può dire che ci siamo compattati ma dalla parte opposta, se non ci avessero tolto i punti, magari avremmo dieci punti in più e a livello di condizionamento mentale è difficile da spiegare. Io so solo una cosa: che quello che hanno fatto i ragazzi sul campo è importante però non basta perché i 59 punti non bastano per entrare in Champions».

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