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QUI JUVE
18 Maggio 2023 - 06:00
La gioia dei bianconeri dopo il gol messo a segno domenica sera da Fagioli contro la Cremonese
Scongiurare la seconda stagione senza trofei: è questo l’obiettivo della Juventus, alla quale è rimasta soltanto l’Europa League. Prima c’è da battere il Siviglia nella gara di ritorno di stasera al Sanchez-Pizjuan, poi superare la vincente di Bayer Leverkusen-Roma, si tratta di una missione complicata ma non certo impossibile. Anche perché i bianconeri hanno dimostrato di avere valori morali oltre che tecnici, con diverse vicissitudini che hanno colpito ma non affondato la squadra. «Vogliamo la finale, i ragazzi se la meritano dopo questa annata folkloristica» le parole di Allegri per presentare i 90 minuti più importanti della stagione. La finalissima del 31 maggio a Budapest passa inevitabilmente da Siviglia.
Allegri, in che senso è stata un’annata folkloristica?
«Ogni giorno si aveva dei punti diversi, oltre agli obiettivi bisogna pensare anche ad altre cose. Ma abbiamo preso ogni situazione come un’opportunità: adesso abbiamo questa per arrivare in finale, dobbiamo fare il massimo. Come ho detto sempre noi sul campo dobbiamo fare quello che siamo chiamati a fare e cioè il massimo, insieme alla società abbiamo lavorato per arrivare a questo momento: è una bella occasione per centrare un’altra finale che sarebbe un bel traguardo».
Cosa chiede alla sua squadra?
«Quando sei vicino al traguardo vorresti arrivarci subito ma invece ci vuole calma, oltre alla personalità e alla lucidità. È partita che si gioca da sola, in questo momento bisogna abbassare le energie perché si rischia di andare fuorigiri. Domani sera (questa sera, ndr) speriamo di esser tutti felici: so queste le sfide che vuoi giocare, bisogna esser bravi e un pizzico fortunati per andare avanti. Le emozioni di queste partite è difficile trovarle da un’altra parte».
Che Siviglia si aspetta?
«Qui abbiamo già giocato, è una partita decisiva sia per noi che per loro perché ci giochiamo una finale. Noi avremo spazi importanti per creare dei problemi, conosciamo i loro punti di forza e le loro debolezze: ci vuole personalità nei momenti in cui avremo la palla».
Ha già scelto l’undici titolare?
«Intanto è importante che la squadra stia bene fisicamente, lo si è visto contro la Cremonese, abbiamo fatto un secondo tempo in crescendo: spero di azzeccare la formazione, in ogni caso chi scenderà in campo da titolare sarà importante e può determinare anche chi subentrerà dalla panchina. Posso dire che ho un dubbio per reparto, uno in difesa, uno a centrocampo e uno in attacco».
Come sta Fagioli?
«Ci sono momenti ottimi e alcuni meno positivi, fa parte della crescita: dopo gli errori contro Sassuolo e Napoli poi non ne ha più commessi. Qui alla Juventus non è facile perché la maglia ha una pesantezza diversa rispetto alle altre, noi dobbiamo dare equilibrio».
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