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20 Maggio 2023 - 08:30
Massimiliano Allegri è al centro della critica dei tifosi bianconeri dopo l'eliminazione in Europa League
Una stagione folkloristica, come l’ha definita Massimiliano Allegri. Una stagione che ancora una volta, e sono due di fila, la Juventus chiuderà con “zero titoli” in bacheca. Al triplice fischio dell’olandese Makkelie è cominciata la caccia ai colpevoli tra i tifosi bianconeri. E ancora una volta - non è la prima - il dito è stato puntato contro l’allenatore bianconero, Massimiliano Allegri. «Paghiamo l’inesperienza di certi giovani», ha detto al termine della partita l’allenatore di Livorno. Ma è proprio di questo che viene accusato il tecnico, di aver mandato in campo l’ennesimo undici titolare discutibile. Non tanto giovedì sera a Siviglia, dove comunque qualcosa in campo ha mostrato di saper fare la squadra bianconera, ma è nell’arco di tutta la stagione che il condottiero della Vecchia Signora ha dimostrato di non riuscire a dare un gioco alla sua Juventus. Già era successo lo scorso anno, al suo ritorno, richiamato a Torino a furor di popolo. Quest’anno, è vero, ci sono stati forti condizionamenti extra-campo a fare la parte del leone e a condizionare in parte l’annata bianconera. Ma fare da psicologo, motivatore, gestore apprezzato, nel calcio moderno non basta più. Anche le squadre cosiddette piccole hanno un’idea di gioco. Per questo, ancora una volta, nonostante un contratto fino al 2026, il tecnico livornese è tornato sulla graticola. Sui social è tornato di tendenza l’hastag #Allegriout. Nei giorni scorsi si sono susseguite le voci su alcuni papabili sostituti: Palladino del Monza e Tudor del Marsiglia sono i nomi più gettonati. «In realtà ci sono tante altre squadre che chiuderanno la stagione senza vincere nulla - la filosofia di Allegri - anche se inevitabilmente dobbiamo pensare a noi stessi». Le parole del tecnico non sono piaciute ai tifosi.
Intanto in mattinata è stato confermato ciò che si temeva al Sanchez-Pizjuan, Fagioli ha riportato la frattura della clavicola destra dopo lo scontro con Gudelj e nella giornata di oggi finirà sotto i ferri per l’intervento chirurgico. La sua stagione si chiude in anticipo, il centrocampista comincerà la riabilitazione con l’obiettivo di essere pronto per l’inizio del 2023/2024.
Juve deferita per la manovra stipendi
La Juventus è stata deferita dalla procura della Federcalcio per la cosiddetta “manovra stipendi”. Questo nuovo processo sportivo si aggiunge all’udienza della corte federale d’appello della Figc, che lunedì dovrà rimodulare la penalizzazione per il caso delle plusvalenze. La società bianconera è accusata di aver violato l’articolo 4.1 del codice di giustizia sportiva, mettendo così in discussione la lealtà sportiva. Il procedimento è previsto per il prossimo mese di giugno e il club è stato deferito per responsabilità diretta e oggettiva «per gli atti e comportamenti posti in essere dai propri dirigenti». Tra i dirigenti deferiti troviamo Andrea Agnelli, all’epoca presidente, Pavel Nedved, allora vicepresidente, Fabio Paratici, Federico Cherubini, Giovanni Manna, allora direttore sportivo della Under 23, Paolo Morganti, responsabile delle operazioni calcistiche, e Stefano Braghin, direttore sportivo del settore giovanile all’epoca. A tutti viene contestata la violazione dell’articolo 4, comma 1, del codice di giustizia sportiva, in relazione a quattro diversi filoni dell’indagine: la manovra stipendi per la stagione 2019-20, quella per la stagione successiva, i rapporti con gli agenti e le partnership con altri club. La Procura Figc lo ha notificato attraverso un deferimento di ben 72 pagine.
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