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ETERNO CAMPIONE

Tennistavolo, Manna non finisce di stupire
A quarant'anni si prende un altro tricolore

Il campione e tecnico del Cus Torino: "Che ricordi quei due scudetti vinti sotto la Mole..."

Tennistavolo, Manna non finisce di stupireA quarant'anni si prende un altro tricolore

Romualdo Manna, un mito per il tennistavolo torinese e non solo

È molisano di Bojano, ma ormai Romualdo Manna, arrivato sotto la Mole nel 2003, è diventato un punto di riferimento del tennistavolo cittadino e del Cus Torino, di cui è anche il direttore tecnico. Il classe 1983, alla sua prima partecipazione ai Campionati Italiani Masters, al PlayHall di Riccione, ha conquistato il titolo del singolare Over 40 e la medaglia d’argento nel doppio. «Mi sentivo bene - racconta Manna - ma, pur essendo la testa di serie n. 1, non ritenevo di essere il favorito. Non è stato facile e le ultime tre sfide mi hanno riservato delle insidie. Pensavo che l’avversario principale fosse il mio compagno di doppio Nicola Di Fiore, che si era imposto nelle ultime tre edizioni, e invece è uscito nei quarti. In doppio in finale eravamo avanti per due set a zero e in vantaggio anche nel terzo, poi ci siamo complicati la vita e abbiamo perso al quinto». Romualdo è torinese di adozione: «Sono venuto per giocare nel Tennistavolo Torino in A1, poi sono andato a Verzuolo in A2 e nel 2007 ho accettato l’offerta del responsabile di sezione del Cus Torino Adriano Muzio. È iniziato un rapporto che dura tuttora, anche se nel frattempo ho fatto anche il responsabile tecnico della Liguria e ho disputato un campionato in Repubblica Ceca, raggiungendo la finale playoff, e altri in Italia con il TT Norbello e l’Apuania Carrara». I ricordi più belli sono i due scudetti con il Cus nel 2011 e nel 2015. «Sono stati due traguardi storici per la società - ricorda Manna - . La prima volta ero riserva e ho contribuito soprattutto dal punto di vista organizzativo. La seconda sono invece stato protagonista in campo ed è stata la stagione in cui ho giocato meglio in carriera, centrando il best ranking di n. 3 d’Italia». Oggi gran parte della sua giornata è dedicata al ruolo di allenatore, che in questi anni lo ha visto seguire la crescita di giovani di valore come Giacomo Allegranza a Lorenzo Cordua.

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