Cerca

RIMPIANTI A WIMBLEDON

Sonego perde il derby azzurro: "Giocare tre giorni ha aiutato Berrettini..."

Il torinese esce battuto con un po' di amaro in bocca: "Non mi era mai capitato..."

Sonego perde il derby azzurro: "Giocare tre giorni ha aiutato Berrettini..."

Lorenzo Sonego ha perso il derby tutto azzurro a Wimbledon contro Berrettini

La partita è cominciata martedì 4 luglio ed è terminata giovedì 6 luglio. Alla fine Matteo Berrettini ha battuto Lorenzo Sonego per 6-7, 6-3, 7-6, 6-3 nel derby azzurro del primo turno del torneo di Wimbledon. Sull’erba londinese tredici anni fa si era disputato l’incontro più lungo della storia del tennis e anche all’americano John Isner erano occorsi tre giorni per avere ragione del francese Nicolas Mahut per 6-4, 3-6, 6-7, 7-6, 70-68. In quel caso, però, i due eroici protagonisti erano rimasti in campo per 11 ore, questa volta ne sono bastate tre e 20 minuti, perché ben più del gioco sono durate le attese. Martedì la pioggia, che aveva già ritardato l’inizio della sfida, ha costretto all’interruzione in avvio di secondo set, dopo che il primo aveva premiato il 28enne torinese al tiebreak. Mercoledì sono andati in archivio altri due parziali e il 27enne romano se li è aggiudicati entrambi e ha effettuato il sorpasso. Sull’1-1 della quarta frazione, la scivolosità del terreno umido ha indotto a un ulteriore stop. Giovedì 6 luglio, finalmente, si è arrivati all’epilogo, anche piuttosto rapidamente.

«Giocare su tre giorni - commenta Sonny - ha aiutato Matteo, si è vista chiaramente la resa sempre migliore dal primo al terzo giorno. Gli serviva stare in campo, di sicuro ha giocato sempre meglio. Ovviamente sono contento che vada avanti lui, gli serviva questo risultato, vincere una partita, tornare in campo senza infortuni. L’ho visto bene, spero prosegua così. Per quanto mi riguarda, mi sentivo molto bene, pensavo di poter vincere, ma al sorteggio ho pescato il peggior avversario possibile da trovare al primo turno sull’erba. Questa partita mi dà comunque molta fiducia, mi sono espresso sul suo stesso livello per quattro set e lui è un atleta fortissimo. Ho perso tre set per due, tre punti. Secondo me non avrei potuto fare meglio di così». La gara spalmata su tre giorni è stata una situazione inedita: «Non mi era mai capitato. Ero tranquillo sempre, sapevo che erano come tre partite diverse e bisognava ricominciare sempre da capo. Mi sono divertito, per me è un privilegio essere a Wimbledon. Ho incontrato un avversario più forte di me». Lorenzo traccia anche le prossime tappe: «Giocherò a Gstaad, Umago e al Masters 1000 di Toronto e, se non entrerò in tabellone in Canada, vorrà dire che farò le qualificazioni».

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.