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RUGBY SOTTO LA MOLE

D’Angelo guida il Cus in serie A:
"Ora serve un campo a Torino"

Il presidente D’Elicio suona la carica: «Siamo molto ambiziosi»

D’Angelo guida il Cus in serie A"Ora serve un campo a Torino"

Il presidente D'Elicio (primo da sinistra) ha presentato lo staff tecnico della squadra di rugby (foto Mario Sofia)

Archiviata la stagione molto formativa trascorsa in Top 10, che ora si chiama A Elite, il Cus Torino riparte dalla serie A, con il desiderio di proseguire la sua crescita, grazie anche all’ingresso di nuove professionalità. Al fianco del direttore tecnico Lucas D’Angelo, confermato per il nono anno, come allenatore degli avanti della prima squadra è arrivato Giampiero De Carli e come preparatore atletico è stato inserito Sergio Gaggioni. Filippo Bianco continuerà a occuparsi dei trequarti. «La sezione guidata da Salvatore Fusco - spiega il presidente cussino Riccardo D’Elicio - ha registrato uno sviluppo incredibile. In Top 10 ci siamo scontrati con il professionismo di società storiche, sostenute da imprenditori che hanno finanziato progetti impiantistici e Comuni che hanno creduto in questo sport. Torino, invece, non ha ancora un campo da rugby. Il nostro è a Grugliasco e la città metropolitana deve prendere coscienza della sua importanza. Esiste un progetto già esecutivo di 5 milioni di euro che richiede risorse. Il polo scientifico che sta nascendo di oltre 11mila studenti mi auguro che aiuti a promuovere uno sport a forte vocazione universitaria e possa portare alla creazione di una casa del rugby piemontese. Ho in mente di organizzare un Campionato Eusa, al quale le delegazioni parteciperanno come Università, e il sogno è di far nascere a Torino un Centro di Preparazione Olimpica Seven». De Carli vanta trascorsi ai massimi livelli con i club e in Nazionale, in campo e in panchina: «Ho vissuto esperienze interessanti, ma spero che quelle che farò qui lo saranno di più. Sono felice di dare il mio contributo a un progetto che mette insieme sport e studio. Detto questo, però, come allenatore punto sempre a vincere». D’Angelo concorda: «Cercheremo di essere più competitivi possibili, partendo da una grande concorrenza all’interno di ogni ruolo. Abbiamo molti atleti che hanno giocato nella categoria superiore e lo hanno fatto insieme. Si tratta di un grande valore aggiunto». Lo zoccolo duro degli atleti italiani sarà integrato da alcuni innesti attraverso il Progetto Agon. Il raduno sarà al centro sportivo “Angelo Albonico” il 19 agosto e il ritiro ad Aosta dall’1 al 3 settembre.

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