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LA PRESENTAZIONE

Bellanova, parole da Toro: "Ecco perché ho scelto i granata"

L'esterno incontra i tifosi a La Rinascente ed è il testimonial della terza maglia

Raoul Bellanova

Il volto nuovo del Toro, Raoul Bellanova, con la terza maglia

A Torino è arrivato di corsa, proprio come è solito fare sulla sua fascia di competenza. «Ho accettato subito, ho percepito grande fiducia da parte della società e soprattutto di mister Juric» ha detto Raoul Bellanova nel giorno della sua presentazione, sommerso da circa 500 tifosi. Già, perché il classe 2000 si è preso la scena in un giorno e in una location particolari: al centro commerciale La Rinascente, nella centralissima via Lagrange, veniva svelata la terza maglia per la stagione 2023/2024. Una casacca particolare, «su un elegante grigio antracite, sono stati aggiunti dettagli sfumati - spiega lo sponsor tecnico Joma in una nota ufficiale - e le tonalità scelte per questo disegno sono, soprattutto, l’arancione, sebbene abbia anche variazioni di grigio». L’esterno, poi, si è concesso alle domande e alle curiosità, oltre a fotografie e autografi.

Bellanova, come stanno andando queste settimane?
«C’è un bel gruppo, vado al campo come se fossi qua da uno o due anni. A livello fisico è provante con mister Juric, ma non vedo l’ora di trovare la forma. Il mister vuole che ci divertiamo e ci chiede di giocare sempre in avanti: il suo obiettivo è che noi esterni diventiamo determinanti per fare gol»

Quali miglioramenti dovresti fare?
«Il mio punto forte è la fase offensiva, sono sicuro che migliorerò nella fase realizzativa e in quella difensiva: a volte sono un po’ distratto»

Cosa ti ha spinto ad accettare il Toro?
«C’era qualche squadra su di me, ma ho scelto il Toro perché ho visto un grande interessamento: mi ha chiamato anche il mister, a quel punto non ho più avuto dubbi»

Puoi giocare anche a sinistra?
«L’ho fatto sia a Cagliari che all’Inter. Preferisco giocare a destra, dove mi trovo meglio. Ma se ci fosse bisogno posso fare tutto, a parte il portiere (ride, ndr)»

Qui al Toro hai ritrovato anche Ricci e Pellegri.
«E non solo loro, conoscevo anche Buongiorno e Gemello. È una cosa che mi fa piacere, è stato determinante per la mia scelta perché sapevo di trovare un gruppo italiano. Ma una squadra non deve essere fatta solo da gente italiana, eppure questo è il nostro campionato e a volte si predilige l’acquisto degli stranieri».

Rimanendo in tema Nazionale, cosa ti ha lasciato l’Europeo Under 21?
«Tanta amarezza....Non era cominciato nel migliore dei modi con la Francia, non è stato bello il gol annullato al 90’. Ma ci siamo scavati la fossa da soli, dopo la sfida contro la Norvegia è stato giusto andare a casa»

Con l’Inter hai giocato la finale di Champions: che emozioni hai provato?
«Non pensavo di giocare, ero molto tranquillo e volevo dimostrare di poter esserci certe partite. Allo stesso tempo sono contento di aver fatto la scelta del Toro, voglio essere protagonista e dimostrare di poter tornare a fare quel tipo di partite»

Che messaggio mandi ai tifosi?
«Siamo ambiziosi ma dobbiamo avere i piedi per terra. Dobbiamo fare meglio della scorsa stagione, l’obiettivo è prendere più punti possibile in ogni partita. Conosco la storia del Grande Torino, già in passato sono stato vicino ai granata: ora non vedo l’ora di cominciare».

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