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BOOM BIANCONERO

Allegri, esordio da urlo: 3-0 a Udine, Juve già da Scudetto?

Pratica chiusa già nel primo tempo con le reti di Chiesa, Vlahovic (rigore) e Rabiot

Adrien Rabiot

Il gol del 3-0 di Adrien Rabiot per la Juve a Udine

La Juve moscia e distratta di un anno fa sembra un brutto e lontano ricordo, da Udine torna una Vecchia Signora completamente diversa. Una squadra bella e votata all’attacco, che segna tanto e che subisce poco o nulla, e soprattutto che vince 3-0: la formazione di Allegri gioca un primo tempo da applausi e una ripresa di gestione, portando a casa tre punti che sono subito pesanti. La risposta a Napoli e Inter è forte e chiara, aspettando il Milan nel posticipo.

Il tris arriva già nel primo tempo, il vantaggio è dopo meno di 120 secondi: il pressing offensivo funziona bene, Vlahovic serve Chiesa e il classe 1997 segna nella stessa porta di due mesi e mezzo fa. Alla Juve non viene il “braccino”, anzi continua ad attaccare a testa bassa e va in gol pure il gemello di Federico: Dusan si presenta sul dischetto del rigore (mani di Ebosele su tiro di Alex Sandro) e spiazza Silvestri. Non è ancora il tempo di ritirarsi sulla difensiva, anche perché l’Udinese combina davvero poco ma c’è tanto merito dei bianconeri, che azzannano tutti i palloni. E nel recupero arriva già il tris con Rabiot, centrocampista goleador che vuole continuare sulla scia dello scorso anno.

Weah convince solo a metà e viene sostituito durante l’intervallo, Cambiaso invece è una bellissima sorpresa e il tecnico lo lascia fino all’ora di gioco per inserire Iling-Junior. Poi la Juve cala un po’, Allegri concede la standing ovation a Chiesa e Vlahovic e applaude le parate di Szczesny, che dopo oltre 70 minuti in totale relax si esalta nel finale per mantenere inviolata la propria porta. Un attacco che segna e una difesa che non subisce, la formulina per vincere nel calcio è fin troppo semplice. Allegri sembra averla davvero ritrovata nella sua Juve, anche se adesso servirà la continuità che è mancata negli ultimi anni. Eppure, a Milano, Roma e Napoli ci sarà un po’ di apprensione e preoccupazione, perché i bianconeri della Dacia Arena possono davvero provare a tornare in lotta per il titolo. Già domenica prossima si avranno altre risposte: Danilo e compagni ospiteranno il Bologna, poi la settimana successiva l’Empoli e dopo la sosta la Lazio. Per un calcolatore come Allegri, arrivare a punteggio pieno alla sfida con Sarri sarebbe già un ottimo punto di partenza. E, soprattutto, un messaggio al campionato.

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