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L'INDISCREZIONE

Una cordata americana vuole il Toro: Cairo ascolta, ma rifiuta

Dalla città della Mole giurano che i contatti vanno avanti da un anno. E i tifosi si schierano

Non c’è assolutamente il cartello “Vendesi”, anche perché il presidente Urbano Cairo continua a non avere nessuna intenzione di passare il testimone. Eppure, c’è chi ha provato a bussare alla sua porta per iniziare a tastare il terreno del club. E dalla città della Mole c’è chi giura che i primi contatti risalgano addirittura ad un anno fa, più o meno. Si tratterebbe di una cordata americana, anche in questo si spiegherebbe il viaggio dell’editore alessandrino a New York durante la scorsa estate, una meta che non raggiungeva addirittura da prima dell’attentato alle Torri Gemelle. Queste le indiscrezioni lanciate dal sito Tuttomercatoweb.com, che però dà anche altre informazioni sulla risposta di Cairo. "No, grazie" il rifiuto del patron granata, il quale culla il grande sogno di diventare il presidente più longevo della storia dopo Orfeo Pianelli. L’imprenditore scomparso nel 2005, l’ultimo a vincere uno scudetto con il Toro nel 1976, rimase in sella per 19 anni, mentre Cairo è diventato “maggiorenne” proprio pochi giorni fa, lo scorso 2 settembre. Intanto, però, dall’America hanno messo gli occhi sul Toro, con i contatti che sarebbero cominciati circa dodici mesi fa.

La cordata resta top secret, mentre sembra più semplice immaginare la richiesta dell’editore alessandrino per sedersi intorno ad un tavolo per discutere della cessione della società: una valutazione complessiva si può aggirare intorno ai 200 milioni di euro, comprensive del parco giocatori e del marchio di un club così storico, anche perché di strutture di proprietà non ce ne sono con Filadelfia e stadio Olimpico Grande Torino che sono semplicemente in affitto, al pari della nuovissima sede di via Viotti. Se non altro, però, la solidità finanziaria è decisamente importante, stando anche alle parole dello stesso Cairo: "Credo che noi con il Torino negli ultimi 11 anni abbiamo dato una bella stabilizzazione ad una grande società calcistica con una storia incredibile, pur non avendo vinto nulla – diceva proprio dall’America – e questo credo che sia stato apprezzato dalla stragrande maggioranza dei tifosi, poi può esserci chi non è d’accordo: ci può essere anche chi vuole che ci sia una vendita, ma io non ci ho minimamente pensato e non ho cercato nessuno".

Intanto, però, dopo tre anni tornano a rincorrersi voci e indiscrezioni su cordate interessate al Toro: nell’estate del 2020 fu Enea Bendetto, con la cordata Taurinorum, a farsi avanti per rilevare la società, ma non ha mai avuto grande credibilità e si è tuffato sull’Alessandria. Ora si registra questa nuova voce della cordata americana, aspettando di saperne di più e di fare chiarezza sulla vicenda. Sicuramente, però, tra i tifosi c’è già chi comincia a sognare e a fantasticare sul futuro di un Toro d’America: sui social sono già scatenati e tifano per la cordata degli States.

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