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Le reazioni

Un Toro a stelle a strisce? I tifosi si dividono sul sogno americano

Dibattito dopo l'indiscrezione sulla trattativa fra Cairo e un fondo Usa

Urbano Cairo fondo Usa bandiera

Fotomontaggi o di Urbano Cairo con la bandiera degli Stati Uniti

Basta un’indiscrezione e i tifosi del Toro cominciano a sognare. E a commentare sui social network: «Il Toro agli americani? Magari», è il succo di molte delle reazioni alla notizia della trattativa fra un fondo Usa e Urbano Cairo. Ma c’è anche chi storce il naso e preferisce tenersi stretta l’attuale proprietà: «Attenzione che rischiamo di finire dalla padella alla brace».
Il punto di partenza è la notizia emersa ieri in Rete e su queste pagine, con una trattativa iniziata un anno fa fra Cairo e un fondo americano senza nome.

Si è parlato di un’offerta rifiutata dal presidente granata, con i compratori “scappati” di fronte a una richiesta di 200 milioni. Ma cosa ne pensano i tifosi del Toro? Basta fare un giro fra i vari forum per trovare la risposta: sono divisi fra chi è dubbioso e chi firmerebbe subito, stanco di Cairo e dei suoi 18 anni di presidenza, fra risultati altalenanti e il mancato salto di qualità. E c’è chi ricorda anche il mancato acquisto dello stadio Olimpico, i lavori rallentati per il centro sportivo Robaldo. Senza contare l’ultimo sgarbo della vendita all’Atalanta di Alessandro Buongiorno, il ragazzo cresciuto in granata che si è impuntato per rimanere e per questo ha raccolto cori e striscioni.

La reazione di molti tifosi al sogno americano, quindi, è conseguenza di tutto questo: «Lo volesse il Cielo» scrivono in tanti sulla possibile vendita, utilizzando sfumature e divinità diverse. D’altro canto ci sono parecchi che frenano, temendo che il «fondo Usa sia in realtà il fondo del barile». Il timore è che una proprietà sconosciuta sia un danno più che un vantaggio: «Dopo essere stato acquistato da un fondo americano, il Genoa è finito in serie B - argomenta Daniele sulla seguita pagina Facebook “Toro scelta di vita”, che conta oltre 17mila seguaci -. Quindi teniamoci stretto Cairo, che tiene i conti a posto e il Toro ha un buon organico».

Due opinioni opposte, con in mezzo decine di sfumature: tra chi è convinto che una proprietà americana non arriverà mai per colpa della Juventus e chi spera nel richiamo della multinazionale Red Bull, se non altro per nome e logo che richiamano il Toro. E chi ricorda le varie offerte ricevute in questi 18 anni di presidenza Cairo: «Sono arrivati solo Ciuccariello e i Tesoro» fa notare Andrea. E Riccardo teme che anche dietro il fondo americano ci siano «quattro avventurieri».

Chi ha ragione? Impossibile rispondere, si possono solo aspettare eventuali sviluppi. O continuare a sognare, come fa Roberto con una frase che mette d’accordo tanti: «Si facessero avanti i Ferrero...».

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