Juve, Giuntoli chiama Pogba per parlare d’ingaggio. Rinnovi in vista: ecco per chi

Chiamatelo pure “Giuntoli mani di forbice”. Aspettando le intuizioni in sede di calciomercato - qualcosa si è già visto, specie tra i giovani messi a disposizione di Brambilla nella rosa della Next Gen -, il dirigente bianconero, in questo primo “strano”, pazzo calciomercato ha pensato più a vendere, e a più a tagliare i costi. Senza la Champions League, infatti, senza le coppe europee, in casa Juventus era necessaria una forte azione di ridimensionamento, specie in ambito di costi per gli emolumenti percepiti dai calciatori.

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Tagli
Ebbene, al termine del calciomercato, a conti fatti, il monte ingaggi bianconero, è diminuito ancora dopo un primo taglio già avvenuto lo scorso anno, passando a 75,1 milioni di euro netti, che si traducono in 121,3 milioni lordi. Nel complesso, il monte ingaggi è calato di ben 21 milioni netti, che al lordo delle tasse diventa un risparmio complessivo da circa 44 milioni di euro. Tagliare però non basta. E’ vero le partite giocate in campionato sono solo tre ma in casa Juventus è già tempo di programmazione. Per garantire ulteriore sostenibilità.

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Le prossime mosse
Il paperone della rosa bianconera resta Paul Pogba, un bel problema per le casse bianconere. L’investimento fatto, infatti, non sta rendendo, anzi: proprio per questo motivo Giuntoli è pronto a convocare d’urgenza a Torino i rappresentanti del calciatore. Obiettivo - visti i 161 minuti complessivi lo scorso anno - ridimensionare l’ingaggio “monstre” dell’ex United, che alla Juve, in campo o fuori continua a costare quasi undici milioni di euro netti a stagione. Ridiscutere l’accordo è l’obiettivo dei dirigenti. La dirigenza pensa a rinegoziare anche altri ingaggi: il primo è quello di Chiesa, tornato al centro del villaggio, verrebbe da dire. L’azzurro guadagna 5 milioni, vorrebbe un adeguamento verso l’alto per raggiungere l’amico Dusan a 7 milioni. Rinnovo in vista anche per Gatti, che ha dimostrato di essere all’altezza della Juve.