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TENNIS - NITTO ATP FINALS

Il 90enne Pietrangeli tra Sinner e Torino: "Ecco cosa mi lega a questa città"

Sotto la Mole per presentare la sua autobiografia, la leggenda del tennis italiano ha detto la sua sull'attuale numero 1 azzurro: "E' un predestinato"

Il 90enne Pietrangeli tra Sinner e Torino: "Ecco cosa mi lega a questa città"

Nicola Pietrangeli è a Torino per presentare il suo libro e per seguire da vicino le Nitto Atp Finals

Da Nicola Pietrangeli ad Adriano Panatta, da Paolo Bertolucci a Corrado Barazzutti. In questi giorni Torino, complici le Nitto Atp Finals in pieno svolgimento al Pala Alpitour, è stata invasa dalle leggende del tennis italiano e internazionale. Anche Pietrangeli, che Gianni Clerici chiamava "Nik", il più grande tennista italiano di tutti i tempi, nonostante le novanta primavere, non è voluto mancare al torneo in cui si decreta il migliore tra i campioni. Sotto la Mole è venuto a presentare anche la sua autobiografia, "Se piove, rimandiamo – La mia vita", edito da Sperling & Kupfer.

E alla presentazione è stato un vero e proprio tripudio, un bagno di folla. "A Roma non sarebbe venuto nessuno", ha detto il 90enne signore del tennis italiano Pietrangeli ha confessato, è legato in particolar modo alla città della Mole: "Il mio legame con Torino come si spiega? Ci sono stato tante di quelle volte! - ha raccontato ai presenti -. Qui ho ottenuto la più bella vittoria in carriera, agli Internazionali del ‘61, contro l’australiano Rod Laver. Ci ho anche vissuto per alcuni periodi, dopo il ritiro ho lavorato come consulente della Lancia. Ricordo che a quei tempi c’era la nebbia, che fine ha fatto?». Sempre dalla battuta pronta, la leggenda azzurra ha parlato anche dell'uomo del momento, Jannik Sinner: "Per me è un predestinato - ha dichiarato -, uno che fa tutto meglio degli altri. Diventerà il numero 1 al mondo".

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