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derby d'italia
26 Novembre 2023 - 23:18
L'esultanza di Dusan Vlahovic dopo il gol del vantaggio della Juventus
Vlahovic illude, Lautaro lo riprende. Risultato quasi scontato per il derby d’Italia tra Juventus e Inter. Un primo tempo molto combattuto, poi le due squadre hanno dato l’impressione di accontentarsi del pareggio, nonostante l’animosità mostrata. «L’importante era non perdere per non essere staccati», ha detto Allegri a fine partita. L’Inter, sorpresa dopo un quarto d’ora dall’aggressività bianconera, subito il gol di Vlahovic, ha ribattuto con Lautaro. Non si può dire che non ci sia stata animosità e qualche sprazzo di buon gioco sui due fronti e, complessivamente, nel primo tempo si è visto un certo equilibrio in campo. Anche se ai bianconeri è mancato qualche uomo in mezzo, non si può dire che abbia ceduto l’iniziativa all’Inter. Nella ripresa forse le due squadre hanno pensato più a evitare rischi, che osare. Non puro calcolo, ma sano realismo. Il sorpasso non c’è stato, ma la Juve, pur senza Locatelli (in panchina, poi entrato nel finale) a centrocampo e Danilo in difesa, affidatasi a McKennie, alla “sorpresa” Nicolussi-Caviglia e a Rabiot a centrocampo, è riuscita a tener testa a un’Inter ben fornita in tutti i reparti e con qualche defezione in difesa (Bastoni, Pavard).
L'esultanza polemica dopo il gol messo a segno al 27° minuto della partita tra Juventus e Inter
Adesso la formazione bianconera, votata più al gioco difensivo che a quello d’attacco, può sperare in un futuro aggancio alla capolista che - secondo i numeri - è superiore in tutto, dimostrando che il calcio è questione di momenti e di congiunture astrali favorevoli o sfavorevoli. Dopo l’appello rituale a combattere la violenza sulle donne, la partita. Un quarto d’ora di ineludibile studio, entratacce, principi d’incendio, Chiesa da una quindicina di metri ha sparato alle stelle, di sinistro, la prima palla gol.
Lautaro ha risposto con un colpo di testa. Calhanoglu ha provato da lontano. Le due squadre si sono elise a vicenda. Ma al 27’ Chiesa è partito (su input di Vlahovic) sulla sinistra, si è bevuto i difensori, è entrato in area, ha dato centralmente al serbo che ha freddato Sommer. L’Inter ha ribattuto con Barella: fuori. Al 33’ la vera risposta dell’Inter: Thuram fulminante da destra, a Lautaro che ha bruciato Gatti sul tempo e ha insaccato in diagonale. È stato il gol numero 13 dell’argentino in questo campionato. L’Inter ha ricominciato in avanti nella ripresa. Ma è stato difficile trovare spazi. Allegri ha chiamato in causa Locatelli, inserendolo al posto di Nicolussi Caviglia. L’ingresso dell’ex Cuadrado (Dumfries) è stato accolto da un diluvio di fischi. Si è visto anche Carlos Augusto al posto di Dimarco. Sono entrati Kean e Milik per Chiesa e Vlahovic ma le cose non sono cambiate.
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