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Premiato per l'impresa di Coppa Davis: riecco Sonego dopo le vacanze alle Maldive

La cerimonia a Palazzo Ceriana Mayneri, in corso Stati Uniti a Torino

Il tennista torinese Lorenzo Sonego, premiato dall'Ussi

Il tennista torinese Lorenzo Sonego, premiato dall'Ussi

È stato un 2023 speciale per gli atleti piemontesi. La ricorrenza annuale della premiazione dell’Ussi ha voluto omaggiare chi si è distinto in questa annata, dal calcio, al tennis a tutti gli altri sport. Sonego si è preso la scena con l’impresa della Coppa Davis ancora viva nel cuore e nella mente di tutti gli italiani. «Ci siamo tolti una bella soddisfazione, il mio percorso è stato lungo e lento ma adesso mi godo tutto» le parole del 28enne, il quale insieme al capitano Volandri e ai compagni Sinner, Musetti, Arnaldi e Bolelli ha riportato l’insalatiera in Italia dopo 47 anni di attesa. Al fianco del fenomeno torinese anche il suo allenatore Arbino: «Ha iniziato un po’ tardino con questo sport, a quasi undici anni, ma ha velocizzato il percorso - il pensiero del tecnico si Sonego - e la coppa Davis era un sogno: il primo obiettivo era la convocazione, poi sapevamo di essere tra i favoriti ma il trofeo è arrivato prima del previsto perché tutto doveva filare liscio».

Dal tennis al calcio, Juventus e Torino sorridono con le premiazioni del dirigente Manna e del calciatore Buongiorno. «Bongio rappresenta l’essenza granata ed è bello che sia diventato un pilastro della prima squadra dopo aver cominciato dall’attività di base» ha detto Barile, direttore operativo granata; «Stiamo facendo bene e siamo soddisfatti, il nostro progetto sui giovani non è solo sportivo ma anche per ridurre i costi e dobbiamo proseguire su questa direzione, la strada è quella giusta» la soddisfazione di Manna, premiato proprio per il lavoro fatto con la Next Gen. Il dirigente bianconero ha anche parlato di attualità juventina: «L’obiettivo è raggiungere la Champions anche per un discorso finanziario, ma siamo la Juve e dobbiamo fare il massimo in ogni competizione, sul mercato non sarà una ricerca spasmodica di un centrocampista anche se la rosa era stata pensata con due elementi in più (Fagioli e Pogba, ndr)» ha spiegato il braccio destro di Giuntoli.

Altri riconoscimenti sono andati a Osakue, Bardelli e Pinsone come atleti, Ramondino come allenatore, Filippone come dirigente, Bertelli e Tonino come rivelazioni, mentre D’Elicio ha ricevuto il premio “Primo Nebbiolo, Guidi il “Giovanni Caligaris” e Gilli il “Ruggero Radice”. Come squadra dell’anno è stata nominata Reale Mutua Fenera Chieri Volley, come società dell’anno la Reale Società Canottieri Cerea

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