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IL NUMERO 10 GRANATA

Radonjic ha voglia di svolta con il "suo" Toro: ecco perché

Il serbo è reduce da due partite consecutive durante le quali è rimasto escluso dai convocati

L'attaccante del Torino, Nemanja Radonjic

L'attaccante del Torino, Nemanja Radonjic

Corrucciato e in disparte fino a qualche giorno fa, ma adesso sembra aver ritrovato nuovamente il sorriso. Nemanja Radonjic ha ripreso a postare foto in campo e con la maglia granata, anche se sono in allenamento al Filadelfia e non in partita al Grande Torino. Eppure la strada verso la convocazione dopo due esclusioni consecutive appare in discesa, nel rapporto con Juric sembra esserci qualche raggio di sole dopo le tempeste dell’ultimo periodo. Il loro rapporto, infatti, è sempre stato un po’ d’amore e odio, già a partire dall’anno scorso quando il serbo approdò sotto la Mole in prestito con diritto di riscatto.

Tra alti e bassi, alla fine l’allenatore riuscì a farlo rendere al meglio, come d’altra parte ha anche ammesso recentemente. «Ha fatto il suo record di presenze in una stagione e noi gli abbiamo dato tutto, dall’amore alla pazienza, per fargli capire che può essere un ottimo giocatore» la “carota” di Juric nei confronti del folletto classe 1996. Ora, invece, si è passati al “bastone”, anche perché l’atteggiamento non è quello giusto da diverso tempo: «In questo momento ci sono venti ragazzi che si allenano forte e uno di meno: è un peccato, perché se fosse a posto come lo è stato in passato può servire» le parole del tecnico per spiegare la seconda esclusione consecutiva dall’elenco dei convocati. Radonjic ha vissuto in tribuna le sfide contro Frosinone e Atalanta, ma più in generale è da ottobre che è finito fuori dai radar: dal 2 ottobre ad oggi ha racimolato tre presenze, da novembre in avanti ha messo insieme appena 11 minuti in campo.

Ora può esserci una nuova ripartenza, anche perché il 10 del Toro ha un obiettivo da conquistare. Nella prossima estate ci sarà l’Europeo con la Serbia, ma per salire sul volo per la Germania ha bisogno di tornare a giocare. «In passato abbiamo sopportato tante situazioni per cercare di farlo rendere, ora è lui che deve cambiare il suo atteggiamento ma la porta resta aperta» ha specificato Juric. Ma la porta, evidentemente, è aperta anche in chiave mercato: a gennaio si faranno le valutazioni del caso, con i “soli” due milioni di euro d’investimento che rendono molto complicata una minusvalenza.

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