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Economia & Sport
24 Gennaio 2024 - 10:30
Ogni abbonato ha avuto questa esperienza, prima o poi, molti anche più di altri: la rotellina che gira nel bel mezzo dello schermo con la partita congelata o un imbarazzante fermo immagine sulla faccia di Diletta Leotta. Adesso, però, per l'abbonato Dazn arriva la possibilità di una esperienza importante: quella di pagare sempre i suoi 34 e rotti euro al mese, mentre altri potranno gustarsi partite gratis. Vediamo come mai.
L'esperimento Dazn l'ha già fatto in Germania: contenuti selezioni ed eventi sportivi "premium" - sia live sia on demand - accessibili a tutti senza abbonamento, basta registrarsi. E adesso lo fa anche in Italia con una selezione di partite della Liga, del campionato portoghese, della FA Cup, la Champions League di volley.
Si comincia venerdì 26, con la sfida fra Tottenham e Manchester City in FA Cup, poi con le tre amichevoli della Riyadh Season Cup che ha come unico motivo di interesse la sfida fra Cristiano Ronaldo e Messi - una partita di vecchie glorie, insomma - poi la Champions e la serie A femminile.
Detto, questo, come la prendono gli abbonati? Personalmente - e qui mi scuso se il giornalista lascia spazio all'appassionato - ho fatto l'abbonamento a DAZN solo per vedere FA Cup, boxe e mixed martial arts: allora, la prima è ridotta a una selezione dei soli match dove giocano le big, le cosiddette Top Six - che nostalgia per Fox Sport che trasmetteva anche sintesi di incontri di quarta divisione e approfondimenti -, le MMA sono state tagliate al punto che del circuito Ufc ormai è tanta roba quando hai un evento al mese, spesso senza il commento di Alex Dandi, unico a capire qualcosa di questo sport. La boxe, poi, abbiamo rasentato il ridicolo prima di Natale: l'incontro con Anthony Joshua era in pay per view, ossia io abbonato devo ancora pagare un extra per questo evento.
In compenso, nei cari 34 e rotti euro al mese, posso disporre di commenti tecnici di ex mediani che parlano come fossero stati un mix fra Beckenbauer e Gigi Riva, allenatori esonerati persino in Iran e via dicendo... Insomma, prezzo e qualità non vanno proprio d'accordo.
Perché fa questo Dazn? Perché per avere questi eventi gratis è richiesta la registrazione: ergo, Dazn sfrutta allegramente - e non c'è niente di male, per carità - la cosiddetta profilazione per cercare di allargare la platea. D'altra parte, nonostante a fine anno sia stato depositato un bilancio con ricavi aumentati del 40% - stessa percentuale di aumento degli abbonamenti? - le perdite secche ammontano a 1,14 miliardi di euro.
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